Attacco in un sito archeologico romano in Giordania, arrestato l’aggressore

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Di Redazione Metropolitan

Un uomo di 22 anni armato di coltello è stato autore di un’aggressione ai danni di ben otto persone che stavano visitando il sito archeologico romano in Giordania

Otto persone risultano ferite in seguito a quello che poteva sembrare inizialmente un attacco terroristico. L’assalitore è un giovane di 22 anni, presunto fanatico, che probabilmente proveniva dal vicino campo profughi palestinese di Souf.

I motivi dell’attacco restano ancora sconosciuti. Stando alle testimonianze dei presenti il criminale era vestito di nero, con una lunga barba e brandiva un coltello. Il gesto sarebbe avvenuto poco prima di mezzogiorno quando più o meno un centinaio di turisti stavano visitando il famoso sito archeologico romano.

L’assalitore è riuscito a ferire otto persone prima di darsi alla fuga, quattro guide turistiche e tre stranieri si sono lanciati all’inseguimento dell’uomo e lo hanno bloccato fino all’arrivo dei poliziotti. Gli agenti lo hanno poi immediatamente arrestato.

Porta sud di Jerash, sito archeologico in cui è avvenuto l'attacco.
Fonte: Wikimedia Commons
Fonte: Wikimedia Commons

Due dei feriti, una guida turistica e un cittadino messicano, si trovano in gravi condizioni e sono arrivati ad Amman grazie all’elicottero. I feriti sono tre giordani, due messicani e una cittadina svizzera, il Dipartimento federale degli affari esteri però non ha fornito ulteriori particolari a riguardo.

Stando ad alcune testimonianze, per i passanti è stato estremamente facile vedere i feriti poiché la polizia non aveva allestito alcun cordone di sicurezza. Dopo l’attacco le visite al sito archeologico sono continuate normalmente.

Non è il primo attacco

Jerash è considerata la Pompei del Medio Oriente, ogni anno 50.000 visitatori italiani visitano il sito archeologico, assieme a Petra è una delle località con più turisti. Nonostante la Giordania venga considerata come uno dei luoghi più sicuri del Medio Oriente in passato è stato più volte luogo di attentati.

Nel dicembre del 2016, ad esempio, un gruppo di uomini armati uccise 7 persone in una serie di sparatorie avvenute nella località turistica di Karak. Il gruppo si era barricato in una fortezza con degli ostaggi, l’Isis aveva poi rivendicato l’attacco.

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