Almeno 93 persone sono morte o disperse dopo un attacco aereo israeliano sulla città di Beit Lahia, nel nord di Gaza, ha dichiarato il ministero della Salute guidato da Hamas, in un attacco che gli Stati Uniti hanno definito “terrificante”. I soccorritori hanno dichiarato che è stato colpito un edificio residenziale di cinque piani e alcuni video sui social media mostrano corpi coperti da coperte sul pavimento.

L’esercito israeliano ha affermato di essere “a conoscenza di segnalazioni di feriti tra i civili nell’area di Beit Lahia”. Ha aggiunto che i dettagli dell’incidente sono in fase di analisi. Le Forze di difesa israeliane (IDF) sono state operative nel nord di Gaza nelle ultime due settimane, in particolare nelle aree di Jabalia, Beit Lahia e Beit Hanoun.

Il direttore del vicino ospedale Kamal Adwan di Jabalia, Hussam Abu Safia, ha dichiarato all’agenzia di stampa AFP che nell’ospedale vengono curati bambini, ma che la mancanza di personale e di medicinali rende difficile la cura dei pazienti.

“Non è rimasto nulla all’ospedale Kamal Adwan, tranne il materiale di primo soccorso, dopo che l’esercito ha arrestato il nostro team medico e gli operatori sanitari”, ha affermato Abu Safia. La scorsa settimana le IDF hanno fatto irruzione nell’ospedale, sostenendo che era utilizzato dai combattenti di Hamas.

Il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller ha detto che gli USA erano “profondamente preoccupati per la perdita di vite civili in questo incidente. È stato un incidente orribile con un risultato orribile”. Ha fatto riferimento alle “notizie secondo cui due dozzine di bambini sarebbero stati uccisi” nell’attacco.

Israele afferma che le sue operazioni nel nord di Gaza sono concepite per impedire ad Hamas di riorganizzarsi e accusa l’organizzazione di infiltrarsi tra la popolazione civile, cosa che Hamas nega.

In una dichiarazione rilasciata martedì, ha affermato di aver ucciso 40 “terroristi” a Jabalia e di aver “eliminato molti terroristi” nella Striscia di Gaza centrale nelle ultime 24 ore, compresi alcuni che “hanno tentato di piazzare esplosivi vicino alle truppe”.

La Striscia di Gaza settentrionale sta affrontando una crisi umanitaria sempre più profonda, con centinaia di migliaia di persone che vivono in condizioni disperate.