Già sull’orlo della cancellazione dopo solo due episodi (nonostante le smentite da parte di HBO) The Idol arriva al suo terzo appuntamento settimanale. Con più dubbi che risposte, la terza puntata mette in gioco delle situazioni difficili che, se gestite in altro modo, sarebbero state grande scrittura televisiva. La serie sembra invece incartarsi su sé stessa, in un marasma di momenti ad alto sfondo sessuale che più che uno scandalo o una critica sembrano l’appagamento di un fetish. Continua a non convincere e, nonostante gli sprazzi di lucidità in momenti specifici, a deludere le aspettative.
The Idol: una decisione sbagliata dopo l’altra
Il terzo episodio di The Idol si apre con una lunga scena in cui Tedros (The Weeknd) e Jocelyn (Lily-Rose Depp), dopo la notte con cui si era chiuso lo scorso episodio, vanno a fare dello shopping selvaggio in una boutique di Valentino, accompagnati da Leia, l’assistente di Joss. Inizia così una lunga sequenza che prende praticamente metà puntata in cui Tedros legittima, in modo ormai non più velato, il suo potere su Jocelyn. Emblematico è il momento in cui lei, per scherzo, apostrofa i suoi atteggiamenti come gay. Lui lo percepisce come un attacco e, in una classica azione da maschio tossico qual è, si sente in dovere di “riprendere possesso” della sua donna, del suo oggetto. La scena è di forte impatto, ma non fa che alimentare quella narrazione (tutta americana) nata prima dell’uscita della serie in cui si accusava Sam Levinson di aver reiterato il pregiudizio del nero cattivo che vuole prendersi tutto. Il regista aveva risposto alle accuse dicendo di aspettare la fine della serie per dare giudizi, ma qui lo stereotipo sembra duro a morire e, anzi, viene incalzato puntata dopo puntata. Questo momento dell’episodio è forse l’unico in cui il sesso è usato in maniera simbolistica e che abbia voglia di comunicarci qualcosa. È certo che, fin dal primo momento della serie in cui Nikki, dirigente della casa discografica, pretende che Jocelyn posi a seno nudo perché “il sesso vende”, la serie voglia prendere questo concetto, rigirarlo per poi distruggerlo. Ma in realtà è proprio ciò in cui la serie si sta crogiolando e compiacendo. Il sesso è gratuito, continuo e il volto stoico di The Weeknd di certo non aiuta al tutto. È sempre più evidente ciò che era stato detto da degli insider sulla serie “si è trasformata in ciò che vuole distruggere”. Ad inizio seconda parte di puntata arriva il fatidico incontro tra il manager di Jocelyn e Tedros. Il suo entourage era venuto a conoscenza da Leia che i due erano insieme e si era scatenato il panico. Ecco, la scena dell’incontro, presentata quasi come un duello western, rompe tutto quello mostrato precedentemente. Chaim e Destiny accolgono bene il nuovo ragazzo di Joss e anzi, lasciano ai due un paio di settimane di tempo per scrivere tre canzoni. È evidente che abbiano un piano in mente (il discorso in macchina dopo ne è la testimonianza). Non ci spieghiamo però come sia possibile che, vista la grandezza di Jocelyn (un’unione tra Lady Gaga e Taylor Swift per impatto mediatico) tutte le persone che le gravitano attorno le lascino così tanta libertà. Se uno dei fulcri di serie era la contrapposizione tra la libertà di Tedros e le regole stringenti della Major, qui il concetto viene ribaltato. E convalida ancora di più la libertà che Jocelyn, in realtà, ha.
Uno slancio che non basta
Il terzo episodio di The Idol non fa che reiterare una messa in scena già vista nei precedenti due episodi. sono cinquanta minuti di compartimenti stagni che poco apportano allo sviluppo complessivo. Delineano sottilmente caratteri che già abbiamo imparato a conoscere. Lo slancio vero della serie arriva nei momenti in cui evita di essere per forza trasgressiva e si appoggia sulla volontà di Jocelyn di tornare alla ribalta. I momenti in cui racconta della madre sono molto intensi e ben fatti. Sam Levinson pianta la camera a terra e ci restituisce il volto di lei piangente. Sono quelli i veri momenti di forza della serie che però si perdono in interminabili sequenze di trasgressione forzata e rock and roll. Probabilmente la visione originale di Amy Seimetz verteva su questi momenti qui. Ci attendono le ultime due puntate che possono si ribaltare la narrazione, ma non quanto ormai già visto.
Alessandro Libianchi
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