Erano altre, certamente, le aspettative brasiliani di Daniel Ricciardo di AlphaTauri, arrivato a Interlagos con l’obiettivo di migliorare le prestazioni della sua vettura. Una gara nata sotto la cattiva stella, quella messa in scena dall’australiano: una gomma volante, giunta sull’ala posteriore della sua AT04 dopo lo scontro in pista tra la Williams di Alexander Albon e la Haas di Kevin Magnussen, ha letteralmente cambiato gli orizzonti della sua corsa. Il team era certo dell’esposizione della bandiera rossa, ma la direzione di gara ha preferito non sventolarla immediatamente creando un danno enorme all’ex McLaren e a Oscar Piastri, oggi alla guida proprio della scuderia papaya: essendo rientrati prima dello stop momentaneo della corsa, il pilota di Faenza è tornato in pista da doppiato essendo andato nei box al secondo giro rispetto agli altri che erano invece entrati, per soli quaranta secondi, già nel terzo giro. Una situazione che ha innervosito fortemente l’esperto corridore.
Le dichiarazioni di Daniel Ricciardo, pilota di AlphaTauri
“Speravamo che ci fosse una bandiera rossa e di poter rientrare in gara. Siamo arrivati ai box – queste le parole di un interdetto Daniel Ricciardo di AlphaTauri -. Abbiamo sentito che c’era la bandiera rossa. La squadra ha fatto un ottimo lavoro per sistemare la macchina, quindi siamo pronti a partire. Poi mi dicono che io e Oscar partiamo con un giro di ritardo. Tutta l’eccitazione che si prova a correre di nuovo viene completamente annullata. Non è stato completato nemmeno un giro di gara in bandiera verde. Non so come si possa iniziare la gara con un giro in meno. È davvero frustrante. È ovvio che le regole sono un po’ zoppicanti. Credo che il mio ragionamento sia che se 15 vetture hanno avuto il nostro problema oggi, faranno partire 15 vetture nella corsia dei box con un giro in meno e metteranno cinque vetture sulla griglia? No, non lo faranno“.
(Credit foto – Red Bull)
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