Il nuovo emendamento del Governo sulle sigarette elettroniche: aumentare le tasse degli aromi. Quali saranno le conseguenze?

Il settore della sigaretta elettronica in Italia è in costante evoluzione. Dopo i cambiamenti sulle vendite online e i futuri effetti previsti nei prossimi mesi, un nuovo grosso ed importante cambiamento è in arrivo. Il prossimo sarà infatti di sicuro un anno cruciale per il mondo delle sigarette elettroniche.

A partire dal 2024, in sostanza, tutti i prodotti liquidi destinati alla vaporizzazione saranno inclusi nel monopolio di Stato e dovranno essere contrassegnati da un’apposita tassa. Questa impostazione – appena divenuta ufficiale – riguarderà non solo i liquidi per sigaretta elettronica pronti all’uso, ma anche gli aromi e i liquidi venduti in maniera separata.

Tasse sulle sigarette elettroniche: cosa sta succedendo

Su proposta dei partiti politici di Centro-Destra (Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega), di recente il Governo ha approvato l’emendamento sulla tassa degli aromi che riguarda le nuove misure economiche e fiscali.

In pratica, qualsiasi prodotto liquido (compresi aromi e composti) destinato alla vendita sarà soggetto a tassazione, proprio come i liquidi pronti all’uso senza nicotina. Le aziende che intendono mettere in commercio questi prodotti dovranno quindi ottenere un’autorizzazione dallo Stato per gestire un deposito fiscale, e inoltre sarà richiesta l’approvazione dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) per vendere i suddetti liquidi e aromi.

Tuttavia, non tutti i liquidi per sigaretta elettronica saranno sottoposti a tassazione dall’anno prossimo. Va infatti specificato come il glicole e la glicerina venduti separatamente non verranno comunque tassati – a patto ovviamente che non siano già stati miscelati.

L’impatto del nuovo emendamento sui produttori

Come chiarisce il Governo, questo nuovo emendamento comporterà inevitabilmente un cambiamento molto significativo per le aziende che hanno commercializzato aromi e liquidi da diluire.

Tutti i prodotti liquidi presenti nei negozi saranno trattati come liquidi pronti all’uso e dovranno sottostare all’imposta di consumo, proprio come i prodotti privi di nicotina. Saranno soggetti a una tassazione variabile che cambierà ogni anno a seconda delle decisioni politiche dello Stato in merito alle imposte sul tabacco – anch’esse in continua evoluzione.

I produttori, inoltre, prima di mettere in vendita la propria merce, dovranno adeguare l’intero processo, dotandosi di un deposito fiscale e mantenendo una contabilità separata. Come se non bastasse, dovranno fornire un report ogni quindici giorni all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli indicando la quantità di millilitri venduti.

L’imposta sugli aromi, che richiederà un contrassegno fiscale sulle confezioni, sarà equivalente a quella applicata ai liquidi senza nicotina. Proprio come nel caso dei liquidi pronti all’uso, questa impostazione potrà essere modificata annualmente in base a decisioni politiche ed economiche.

Le nuove tasse sulle sigarette elettroniche: data di entrata in vigore e tempi di smaltimento

La nuova normativa diventerà effettiva concretamente dall’1 maggio 2024.

Nei prossimi mesi, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli stabilirà il periodo entro il quale i prodotti già presenti nei magazzini o sugli scaffali potranno essere venduti. La legge prevede un periodo non inferiore a 3 mesi per importatori, produttori e distributori; per quanto riguarda i rivenditori, invece, il tempo di smaltimento concesso non sarà inferiore ai 6 mesi. Queste scadenze prenderanno il via dalla data in cui l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli adotterà la decisione – cioè appunto l’1 maggio 2024.

Alla luce di ciò, facendo un semplice calcolo, è presumibile che se la determinazione verrà pubblicata verso la fine di aprile del 2024, gli aromi nei magazzini e nei depositi fiscali potranno essere venduti ai negozi almeno fino a luglio 2024 e i prodotti sugli scaffali potranno essere venduti almeno per tutto il corso del mese di ottobre 2024. A seguire, i prodotti dovranno obbligatoriamente essere rimossi per legge – come già avvenuto per i liquidi pronti all’uso.

Una società e un paese dunque in continuo movimento. E le novità relative al mondo delle sigarette elettroniche non sembrano esser finite qui: in futuro, infatti, potrebbe essere introdotta una norma che vieta l’utilizzo di questi dispositivi in alcuni luoghi pubblici.