La portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Adrienne Watson ha annunciato che Israele ha accettato di aprire il varco di Erez, che collega il territorio israeliano alla Striscia di Gaza, e di utilizzare il porto di Ashdod per consentire l’arrivo di aiuti umanitari nel nord di Gaza e aumentare le consegne direttamente dalla Giordania.
Il varco di Erez, prima dell’invasione israeliana, era uno dei principali punto di frontiera di terra fra la Striscia e il territorio israeliano. Il varco permetteva tra l’altro a migliaia di pendolari palestinesi di andare al lavoro ed era stato chiuso dopo l’attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre. Il porto di Ashdod è uno dei due più grandi porti mercantili di Israele: si trova ad Ashdod, circa 40 chilometri a sud di Tel Aviv e circa 25 chilometri a nord di Gaza.
Dopo che lunedì l’esercito israeliano aveva ucciso sette operatori della ong World Central Kitchen (WCK) nella Striscia di Gaza, Biden aveva fatto le dichiarazioni più dure contro Israele da quando è cominciata la guerra: aveva detto di essere «arrabbiato e distrutto», e aveva accusato Israele di non fare abbastanza per proteggere i civili della Striscia e gli operatori delle ong.
Dopo svariati tentativi falliti che avevano frustrato l’amministrazione Biden nell’intento di convincere Netanyahu ad aprire spiragli di tregua, nella serata del 4 aprile sono partiti veri e propri avvertimenti. Gli alti funzionari statunitensi hanno espressamente comunicato che la condotta di Israele nei confronti di Gaza ha fatto esaurire la pazienza di Joe Biden. Sul piatto la crisi umanitaria generata dagli incessanti attacchi dell’esercito e dall’isolamento della popolazione civile. Secco l’avvertimento: in mancanza di segnali concreti gli Stati Uniti sono pronti a una brusca virata nella politica tenuta fino a oggi.
Lo scontento nei confronti delle azioni del governo israeliano è stato ribadito giovedì pomeriggio durante una telefonata con Netanyahu, durante la quale Biden ha detto che il sostegno degli Stati Uniti nella guerra dipende da come Israele provvederà a proteggere i civili a Gaza e gli operatori umanitari. Dopodiché è arrivata la decisione del governo israeliano su Erez e Ashdod.