Aveva 19 anni la ragazza morta a causa della cosiddetta mosca killer o mosca assassina. Viveva in Costa Rica, dove la presenza di questo insetto sta destando allarme. La Cochliomyia hominivorax, meglio conosciuta come Mosca carnivora o verme del Nuovo Mondo, è un parassita le cui larve si nutrono del tessuto vivo degli animali a sangue caldo. Si tratta di una specie legata ai tropici del Nuovo Mondo, ma ne esiste anche una specie presente nel Vecchio Mondo, anche se di genere diverso. Tramite un tipo di infestazione chiamato “miasi”, questo parassita si insinua nei tessuti vivi e sani, a differenza di altri tipi di mosche.

Ad essere colpiti da questa mosca sono principalmente gli animali, ma ci sono stati anche casi umani. Questa specie è riconoscibile per il suo colore, che varia dal blu al verde, e per gli occhi, che sono arancioni. Rispetto alle altre mosche è addirittura più grande, arrivando a circa 8-10 millimetri, il doppio di una mosca normale.

Mosca carnaria: prima vittima in Costa Rica

Le femmine depongono dalle 250 alle 500 uova nei tessuti di animali a sangue caldo. Una volta schiuse, le larve cominciano a nutrirsi dei tessuti circostanti, scavando e addentrandosi sempre più in profondità. Col tempo sono in grado di causare gravi danni ai tessuti, arrivando addirittura a causare la morte dell’ospite. L’intero ciclo vitale di queste mosche è di circa 20 giorni. La giovane, purtroppo, non è sopravvissuta all’infezione.

Si tratta di una malattia parassitaria che come altre provoca dolore, prurito, eritema e noduli. Attenzione anche alle protuberanze. L’infezione può essere presa in tempo, ecco perché è importante saperla riconoscere. Si può infatti intervenire utilizzando dei farmaci. La Cochliomyia hominivorax, rispetto ad altre specie carnivore, è in grado di divorare anche le parti interne del tessuto animale, provocando danni di seria entità.

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