Almeno 13 persone sono morte in una regione ai piedi dell’Himalaya indiano a causa di improvvise inondazioni dovute alle intense piogge monsoniche in India. Centinaia di persone sono state salvate con un ponte aereo, come ha riferito oggi il funzionario locale Vinod Kumar Suman. Circa 700 persone, rimaste bloccate vicino al tempio di Kedarnath, una popolare meta di pellegrinaggio nello Stato settentrionale dell’Uttarakhand dedicata alla divinità indù Shiva, sono state soccorse ad alta quota con l’ausilio di elicotteri. Il tempio, situato a quasi 3.600 metri sul livello del mare, è accessibile solo nei mesi estivi attraverso un sentiero lungo 22 chilometri. 

Nella capitale una notte di forti piogge ha fatto sette vittime, allagato numerose strade e sottopassaggi e convinto gli amministratori cittadini a chiudere le scuole per l’intera giornata di giovedì. Non è la prima volta che questa estate Delhi viene messa in ginocchio dalle piogge monsoniche: uno dei terminal dell’Indira Gandhi International è chiuso da un mese dopo che una tettoia esterna è crollata sotto il peso della pioggia, mentre giovedì mattina un leader dell’opposizione ha postato sul web un video in cui si vede piovere copiosamente dentro la nuova sfarzosa sede del Parlamento inaugurata poco più di un anno fa.