Le tensioni tra Israele e Libano sono una conseguenza al genocidio a Gaza o riflettono questioni più radicate e profonde? Ma soprattutto, cosa comporta questo allargamento del conflitto?

Oggi, 25 agosto 2024, Israele ha avviato una serie di attacchi aerei su obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano, in risposta a un presunto attacco preventivo da parte della milizia sciita sostenuta dall’Iran. Secondo le Forze di Difesa Israeliane (IDF), l’operazione ha uno scopo preciso. Essa infatti avrebbe mirato a colpire siti strategici, tra cui depositi di armi e strutture militari legate a Hezbollah. Gli attacchi oggi hanno distrutto circa dieci obiettivi. Essi si sono concentrati in particolare su Bayt Lif e Haret Hreik. Soprattuttto Haret Hreik, che è un sobborgo di Beirut considerato una roccaforte del gruppo militante.

Israele ha giustificato l’attacco come una misura necessaria per prevenire un’aggressione su larga scala da parte di Hezbollah. Secondo Israele Hezbollah avrebbe pianificato di lanciare migliaia di razzi verso il territorio israeliano. In risposta, il gruppo ha lanciato numerosi razzi verso il nord di Israele. Tuttavia Israele bombarda da mesi il Libano e questo non si può ignorare, non senza risposta dal Libano. Tutto ciò ha scatenato chiaramente allarme e tensione nella regione.

Le motivazioni dietro all’allargamento del conflitto a Gaza

Israele e Libano in tensione: chi ha iniziato?

Non è facile spiegare in poche righe le motivazioni dell’allargamento del conflitto e come mai dal genocidio in corso a Gaza ci sia un forte coinvolgimento del Libano, ormai dall’inizio dell’anno. Tuttavia, è necessario dire che le tensioni tra Libano e Israele sono il risultato di decenni di conflitti e instabilità. Dal 1948, anno della fondazione di Israele, i due Paesi sono stati coinvolti in numerosi scontri armati. La questione particolarmente interessante è che il Libano e spesso stato una base per milizie ostili a Israele, come l’OLP negli anni ’70 e ’80, e Hezbollah più recentemente.

Dopo la guerra civile libanese (1975-1990), il Libano divenne un terreno fertile per gruppi militanti come Hezbollah, sostenuti dall’Iran e dalla Siria. Utilizzavano il paese come base operativa contro Israele. Durante gli anni ’90 e 2000, ci furono vari tentativi di mediazione internazionale e gli accordi di pace. La risoluzione 1701 dell’ONU mirava a stabilire un cessate il fuoco e a ridurre le tensioni. Tuttavia risultarono inefficaci. Gli scontri tra Israele e Hezbollah, culminati nella guerra del 2006, sono emblematici del complesso intreccio di interessi regionali che alimentano il conflitto.

Chi ha iniziato tra Israele e Libano?

Il conflitto attuale è strettamente legato alla situazione a Gaza e alla recente morte del leader di Hamas, Ibrahim Hegazi, ucciso in un raid israeliano. La morte di Hegazi ha scatenato una serie di rappresaglie. Hezbollah ha minacciato Israele di una “guerra totale” se gli attacchi contro Gaza fossero continuati, intensificando ulteriormente le tensioni e culminando negli eventi odierni. Il Libano, con una fragile coalizione di governo e la presenza di gruppi armati come Hezbollah, è frequentemente al centro di questa instabilità regionale. Israele vede Hezbollah come una minaccia alla sicurezza nazionale e come un’estensione dell’influenza iraniana vicino ai propri confini, alimentando una spirale continua di conflitti.

L’attacco del 25 agosto 2024 è stato avviato da Israele, che ha lanciato raid aerei contro obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano. Questa azione è stata una risposta alle crescenti minacce e ai movimenti militari di Hezbollah lungo il confine con Israele. Secondo l’IDF, l’attacco mirava a prevenire un potenziale attacco da parte di Hezbollah, che avrebbe pianificato di lanciare razzi contro Israele. In risposta, Hezbollah ha lanciato razzi verso il nord di Israele, intensificando la situazione e alimentando il timore di un conflitto su scala più ampia. Hezbollah ha negato le affermazioni israeliane riguardo alla morte di uno dei suoi leader nell’attacco e ha confermato l’intenzione di continuare a resistere agli attacchi israeliani.

Attenzione: il Libano non è Hezbollah

Hezbollah, sebbene sia un’entità militante e politica autonoma, ha una significativa presenza nel governo libanese. Dal 2005, Hezbollah è parte della coalizione di governo libanese e ha ottenuto legittimità politica, pur mantenendo una forza militare indipendente dal controllo statale. Questa dualità rappresenta una fonte di tensione sia all’interno del Libano che nelle relazioni internazionali.

Il governo libanese, pur cercando di mantenere una posizione neutrale per preservare la stabilità del Paese, spesso si trova in difficoltà a causa delle azioni di Hezbollah. L’influenza del gruppo all’interno del governo e la sua operatività indipendente rendono complicato per il Libano adottare una posizione univoca nelle crisi regionali, come quella attuale con Israele. In tutto ciò, entrambi i lati si accusano reciprocamente di aver iniziato le ostilità.

Una mano lava l’altra ed entrambe lavano il viso

L’attacco tra Israele e Hezbollah del 25 agosto 2024 ha visto una rapida escalation di violenza e divergenze nelle interpretazioni su chi abbia effettivamente iniziato le ostilità. Secondo Israele, le IDF hanno lanciato attacchi aerei “preventivi” contro Hezbollah, giustificando l’operazione con la preparazione da parte di Hezbollah di un attacco su larga scala contro Israele. Il portavoce dell’IDF ha sottolineato che l’attacco mirava a neutralizzare potenziali minacce prima che potessero concretizzarsi.

D’altra parte, Hezbollah ha dichiarato di aver lanciato un attacco in risposta a quella che definisce “aggressione brutale” da parte di Israele, inclusa l’uccisione di uno dei suoi comandanti, Fuad Shukr, avvenuta nelle settimane precedenti. Hezbollah ha affermato di aver lanciato più di 320 razzi e diverse dozzine di droni esplosivi contro obiettivi israeliani in ritorsione agli attacchi israeliani.

In questo contesto, la versione degli eventi varia a seconda della fonte. Israele sostiene di aver agito preventivamente per difendersi da un attacco imminente, mentre Hezbollah rivendica il suo attacco come una risposta alle provocazioni israeliane. Non è chiaro chi abbia iniziato, ma ancora meno chiaro è chi e come concluderà questo conflitto che sembra destinato decisamente ad allargarsi.

Maria Paola Pizzonia

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