E si è ufficialmente conclusa, nella serata di ieri, la Milano Fashion Week 2024. Come ormai tradizione, la serata conclusiva prevede la consegna dei CNMI Sustainable Fashion Awards 2024. Si tratta di 10 premi e riconoscimenti conferiti alle personalità più di spicco della moda internazionale. E in questa edizione tanti premi sono andati ad alcune eccellenze italiane. Non è passato poi inosservato il comeback di Chiara Ferragni, che mancava sul red carpet milanese da un anno. L’evento si è svolto con la partnership tra Ethical Fashion Initiative e il Comune di Milano, e ha riunito come di consueto moda italiana e internazionale. A condurre la serata l’attrice, ballerina e modella indiana Freida Pinto. Mentre ad aprire le danze l’étoile Nicoletta Manni, che ha incantanto gli ospiti con una performance di danza intitolata “Luna”, seguita dal discorso del sovrintendente Dominique Meyer.
I premi dei CNMI Sustainable Fashion Awards 2024
- Education of excellence award, è stato conferito A Remo Ruffini (Moncler).
- Groundbreaker award a Silvio Campara e Umberto De Marco per il progetto che unisce Golden Goose e Yatay.
- Award for circular economy di Ellen MacArthur Foundation per l’iniziativa Dieselproduct a Renzo Rosso, che lo ritira insieme a Christine Quinn.
- Human capital & social impact award al CEO di Gucci, Jean-François Palus.
- Craft and artisanship award all’Ad di Brioni, Mehdi Benabadji.
- Visionary Award a Brunello Cucinelli
- Climate action award al progetto Dirty Charity di Arizona Muse.
- Diversity and inclusion award a Jeanne De Kroon, Madhu Vaishnav e Belinda Idriss di Zazi Vintage.
- Biodiversity & water award a The Lenzing Group
- The Bicester Collection Award for Emerging Designers va a Escvdo della peruviana Chiara Macchiavello.
Quest’ultima riceverà un sostegno a lungo termine per sviluppare il suo brand, compreso l’accesso al programma di mentorship e l’opportunità di mostrare il lavoro in tutti i villaggi. Grande entusiasmo e compostezza per tutti i partecipanti. Il patron di Otb, Renzo Rosso, si è detto entusiasta. “Per me la sostenibilità è uno state of mind ed è quello che cerco di trasferire a tutti i nostri team. Ma la sostenibilità non è solo un tessuto riciclato, è anche pensare e agire in maniera responsabile verso l’ambiente e verso le persone. Credo in un modello di business circolare dove un’azienda crea, produce, vende, incassa e restituisce una parte del valore alla comunità: questa per me è sostenibilità”.
Marianna Soru
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