Economia

I trend più attivi del 2019 nel mercato dell’abbigliamento online

Arriva un momento nella vita, per ognuno di noi, in cui ci chiediamo se se non sia magari il caso di cambiare aria dal punto di vista professionale e dedicarsi a un’attività in proprio. Il web ha dato tanto da questo punto di vista perché oggi, è possibile creare e-commerce e attività commerciali online con investimenti per niente esorbitanti. Uno dei maggiori trend degli ultimi anni, infatti, è la rivendita di articoli di abbigliamento.

Rispetto a due anni fa, infatti, stando ai dati raccolti dal Netcomm Forum, il settore è cresciuto del 21% rispetto al 2017, un incremento sbalorditivo se si pensa che notoriamente, i vestiti sono prodotti poco attraenti per l’utente medio di internet. Il motivo è da ricondurre nel fatto che una grossa fetta di clienti preferisce ancora provare (letteralmente) l’abbigliamento prima dell’acquisto e quindi fruire dei camerini nei classici negozi fisici.

Eppure, esiste una valida opzione per cui puntare alle offerte online ovvero, la presenza di brand esclusivi. Non è un caso che il mercato non si basi solo sulla rivendita di marchi già affermati ma anche nella realizzazione di articoli originali e che è possibile acquistare solo navigando nella rete.

Per incentivare la realizzazione di prodotti nuovi, esistono centinaia di piattaforme nonché aziende che hanno lo scopo di fornire servizi di distribuzione e personalizzazione della merce.

Si chiama dropshipping, uno dei più recenti fenomeni di business nati a ridosso della rivoluzioni digitale ed è un’attività che consente agli operatori di spedire e vendere prodotti da remoto, pur non possedendoli fisicamente in magazzino.

Così facendo, chiunque può investire nel settore perché non è necessario avere un’esborso iniziale; i costi della produzione vengono detratti al momento della vendita, il venditore ne trae un profitto dato dalla differenza tra il costo di vendita e quello di produzione mentre la spedizione avviene per conto dell’azienda di emissione.

Di sicuro, affidarsi a questo modello di business, limita la visibilità esclusiva del proprio brand; in ogni caso, anche creare un e-commerce da zero è più conveniente che avviare un negozio fisico.

I pro e i contro sono diversi ma qualsiasi sia l’impostazione iniziale, il prodotto da vendere online, in questo settore, è chiaro: un catalogo di articoli esclusivi.

A questo punto, le scuole di pensiero sono molte e granularmente diversificate in merito alla gestione dell’attività. Esistono, per esempio, siti internet il cui scopo è quello di fornire grafica destinata alla stampa su capi d’abbigliamento.

C’è anche chi invece, ha fatto della possibilità di personalizzazione, la propria firma: chi non si è mai imbattuto in un sito di magliette personalizzate?

Altri modelli spesso utilizzati per accrescere la presenza dei propri articoli online è lo sfruttamento di grandi marketplace come Amazon o Etsy.

In particolare quest’ultimo, sembra la soluzione più adatta per chi desidera vendere prodotti artigianali, magari realizzati a mano o da piccoli team di artigiani.

Insomma, le opzioni sono molte e variegate ma è chiaro come questo sia un momento propizio per concentrarsi sul business dell’abbigliamento online.

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