
Arriva un momento nella vita, per ognuno di noi, in cui ci chiediamo se se non sia magari il caso di cambiare aria dal punto di vista professionale e dedicarsi a un’attività in proprio. Il web ha dato tanto da questo punto di vista perché oggi, è possibile creare e-commerce e attività commerciali online con investimenti per niente esorbitanti. Uno dei maggiori trend degli ultimi anni, infatti, è la rivendita di articoli di abbigliamento.
Rispetto a due anni fa, infatti, stando ai dati raccolti dal Netcomm Forum, il settore è cresciuto del 21% rispetto al 2017, un incremento sbalorditivo se si pensa che notoriamente, i vestiti sono prodotti poco attraenti per l’utente medio di internet. Il motivo è da ricondurre nel fatto che una grossa fetta di clienti preferisce ancora provare (letteralmente) l’abbigliamento prima dell’acquisto e quindi fruire dei camerini nei classici negozi fisici.
Eppure, esiste una valida opzione per cui puntare alle offerte online ovvero, la presenza di brand esclusivi. Non è un caso che il mercato non si basi solo sulla rivendita di marchi già affermati ma anche nella realizzazione di articoli originali e che è possibile acquistare solo navigando nella rete.
Per incentivare la realizzazione di prodotti nuovi, esistono centinaia di piattaforme nonché aziende che hanno lo scopo di fornire servizi di distribuzione e personalizzazione della merce.
Si chiama dropshipping, uno dei più recenti fenomeni di business nati a ridosso della rivoluzioni digitale ed è un’attività che consente agli operatori di spedire e vendere prodotti da remoto, pur non possedendoli fisicamente in magazzino.
Così facendo, chiunque può investire nel settore perché non è necessario avere un’esborso iniziale; i costi della produzione vengono detratti al momento della vendita, il venditore ne trae un profitto dato dalla differenza tra il costo di vendita e quello di produzione mentre la spedizione avviene per conto dell’azienda di emissione.
Di sicuro, affidarsi a questo modello di business, limita la visibilità esclusiva del proprio brand; in ogni caso, anche creare un e-commerce da zero è più conveniente che avviare un negozio fisico.
I pro e i contro sono diversi ma qualsiasi sia l’impostazione iniziale, il prodotto da vendere online, in questo settore, è chiaro: un catalogo di articoli esclusivi.
A questo punto, le scuole di pensiero sono molte e granularmente diversificate in merito alla gestione dell’attività. Esistono, per esempio, siti internet il cui scopo è quello di fornire grafica destinata alla stampa su capi d’abbigliamento.
C’è anche chi invece, ha fatto della possibilità di personalizzazione, la propria firma: chi non si è mai imbattuto in un sito di magliette personalizzate?
Altri modelli spesso utilizzati per accrescere la presenza dei propri articoli online è lo sfruttamento di grandi marketplace come Amazon o Etsy.
In particolare quest’ultimo, sembra la soluzione più adatta per chi desidera vendere prodotti artigianali, magari realizzati a mano o da piccoli team di artigiani.
Insomma, le opzioni sono molte e variegate ma è chiaro come questo sia un momento propizio per concentrarsi sul business dell’abbigliamento online.
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