È un addio quello a Tim Sale: il noto fumettista ci ha infatti lasciti nella giornata di ieri dopo esser stato nei giorni precedenti ricoverato in ospedale per gravi problemi di salute non resi noti.
L’annuncio arriva proprio dall’account Twitter ufficiale dell’artista: “È con profonda tristezza che devo annunciare che Tim Sale è morto oggi. È morto con l’amore della sua vita accanto a lui e vi ama moltissimo” si legge nel post di ieri.
Tim Sale, uno dei fumettisti più influenti di sempre
Nato nel 1956 a Ithaca (New York), Tim Sale era figlio di un critico letterario specializzato nella letteratura per l’infanzia. Già da bambino si avvicinò al mondo del fumetto, appassionandosi in particolare alle storie di Spider-Man. Da lì inizia la scoperta del mondo Marvel, per il fumettista da sempre il migliore perché “aveva i migliori disegnatori, Kirby, Buscema, Windsor-Smith, Steranko”. La prima spinta, ma anche quella decisiva, verso il mondo del disegno fu quella della madre, studentessa di arte che lo incoraggiò facendogli scoprire artisti del calibro di Michelangelo e Rembrandt, poi diventati idoli per Sale al pari dei fumettisti Marvel.
Sale diventa presto la celebre matita dietro capolavori come Barman, Spider-Man e Devil Giallo. Soprattutto per quel che riguarda il mondo dei supereroi, Tim Sale è senza ombra di dubbio da ricordare come uno dei fumettisti più influenti di sempre. La sua nota distintiva era quella di raccontare con un punto di vista inedito, innovativo e soprattutto anticoncezionale le storie di personaggi da sempre nell’immaginario collettivo.
L’arte di Tim Sale
Diventato famoso per la sua lunga e prolifica collaborazione con l’autore Jeph Loeb, Tim Sale non ha lavorato non solo nell’universo supereroistico ma si è più volte mostrato capace di mettere il suo lavoro a servizio di ogni genere senza mai sembrare fuori contesto. Oltretutto in grado di ridare lustro e riportare alla ribalta lo stile bianco e nero, Sale molto spesso lavorava su personaggi stilizzati, che a volte cadevano anche nel grottesco.
La maggioranza dei racconti ai quali collaborava prendevano una piega nostalgica e noir, capace di appassionare anche i non avvezzi al genere.
La vera consacrazione arriva però con Batman: Il Lungo Halloween una delle storie più complesse e amate sul personaggio. Ambientata nel primo anno di attività di Batman, il fumetto mette in mostra tutti i dissidi e i dubbi dell’eroe, narrando anche l’origine di Doppia Faccia, villain diventato poi iconico. Il Lungo Halloween portò il fumettista alla vittoria di ben 2 Eisner Awards, il più importante riconoscimento al mondo per quanto riguarda la letteratura a fumetti. Lo stile di Sale è stato così la fonte di ispirazione per la trilogia del Cavaliere Oscuro portata al cinema da Christopher Nolan e anche, in alcuni elementi, per il recentissimo The Batman di Matt Reeves.

Nonostante il riconoscimento, arrivato troppo tardi, e la prematura scomparsa, l’arte di Sale rimarrà un faro non solo per gli appassionati del mondo del fumetto ma anche per coloro che aspirano a rendere la propria passione un mestiere.
Ginevra Mattei
Seguici su Google News