Estra Pistoia risarcita dal tifoso incauto, reo di aver gettato in campo una bottiglietta, devolve la somma in beneficienza. La vicenda risale allo scorso aprile quando, durante la partita casalinga di Lega Basket A contro l’Happy Casa Brindisi, valevole come ventottesima giornata del campionato 2023/24, dagli spalti volò in campo una bottiglietta piena d’acqua. Quel gesto comportò la momentanea sospensione della gara per alcuni minuti e, successivamente, il Giudice Sportivo inflisse alla società una multa abbastanza salata. Allo stesso modo, però, in quegli attimi successivi ai fatti, fu possibile identificare mediatamente il tifoso che si era reso protagonista del gesto. La somma incassata per l’indennizzo è stata girata in parte alla sezione di Pistoia della Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) ed in parte a al Centro Antiviolenza Aiutodonna della Società della Salute di Pistoia.
Estra Pistoia, le dichiarazioni della società toscana e del legale
“E’ stato in quel momento – afferma il direttore generale del Pistoia Basket, Ettore Saracca – che abbiamo pensato che non fosse sufficiente limitarci a condannare il gesto con parole di circostanza, ma che fosse opportuno cogliere l’occasione per dare un segnale concreto e far comprendere come tali gesti siano un offesa non solo allo sport e alla società, ma anche alla città di Pistoia che cerchiamo di rappresentare al meglio in campo in qualsiasi frangente“.
“Per come è stato gestito, l’episodio vuole essere l’ennesimo esempio di come la società e la città debbano marciare insieme – aggiunge il vicepresidente del Pistoia Basket, Massimo Capecchi – gli sbagli li facciamo tutti, coma sbagliamo noi, così possono sbagliare anche i tifosi ed è importante che ognuno riconosca i propri errori. Per questo voglio ringraziare anche la persona che ha ammesso la propria responsabilità ed immediatamente si è messa a disposizione“.
“E’ stata una scelta immediatamente condivisa al momento di intraprendere questa iniziativa – commenta il legale della società, avvocato Luca Magni, che ha operato con la dirigenza biancorossa – così come quella di preservare la privacy del tifoso. Questo perché lo scopo non è stato tanto quel del mero recupero del denaro o della condanna del singolo, ma la volontà ferma di far passare il messaggio che gli spalti non sono e non possono essere una zona franca dove sia consentito qualsiasi eccesso“.
(Credit foto – Pistoia Basket 2000 pagina Facebook)
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