Gerhard Berger è tornato a parlare della situazione che sta vivendo attualmente il DTM, il cui futuro è sempre più incerto. A meno di due settimane dall’appuntamento inaugurale di Spa-Francorchamps, fa più discutere il 2021 che la stagione ormai prossima all’avvio.

Futuro del DTM: Berger intervistato da ServusTV

Che la situazione non fosse delle migliori per il DTM era cosa nota, ma adesso iniziano a trapelare ulteriori notizie da parte dello stesso Berger, capo dell’ITR. L’ex pilota Ferrari, fino ad ora, non aveva mai rilasciato lunghe interviste in merito alla situazione della serie, ma solo sporadiche dichiarazioni, tra le spicca quella riguardante il presunto anno di pausa.

Negli ultimi giorni, però, Berger ha rilasciato un’intervista a ServusTV, durante la quale ha parlato proprio del futuro del DTM.

“Per farla breve, è arrivato il momento in cui bisogna pensare a come affrontare il problema e se nessuno dei Costruttori tedeschi è pronto a supportare questa piattaforma, allora non vedo molti margini per proseguire. L’uscita di Audi Sport ha creato un momento difficile, al quale si aggiunge quello dovuto al Coronavirus; in questo momento abbiamo tutti i venti contrari”.

Gerhard Berger DTM
Gerhard Berger, “boss” del DTM – Photo Credit: DTM Media

Nessuna decisione da parte di BMW

Sempre durante l’intervista, Berger ha parlato anche dell’unico costruttore che ancora non ha programmato i propri piani nel DTM, vale a dire BMW.

“La BMW al momento non ha ancora preso alcuna decisione e questo aggiunge ancor più ritardo a quello già accumulato in questi mesi. E’ una situazione che si trascina da tempo, troppo tempo. Il lavoro da fare è tanto e bisognerà dire in fretta cosa faremo in futuro”.

GT3 unica vera ipotesi

Pare proprio che l’unica ancora di salvataggio per il DTM sia una conversione all’utilizzo di vetture GT3. Questa soluzione andrebbe però a snaturare l’essenza del campionato, ma lo renderebbe sicuramente più economico (soprattutto nella costruzione dei motori) aprendo le porte a diversi team.

“Se ITR andrà avanti nella gestione del DTM, sarà con le GT3 perché è l’unico regolamento tecnico che coinvolge tanti marchi. Al momento ce ne sono 13 e credo possa avere un senso. Da quello che hanno detto, anche in Audi pensano che il DTM dovrebbe andare avanti per mantenere la sua storia ed evitare la chiusura. Il problema è che le macchine del DTM oggi sono vere e proprie auto da corsa, con molte componenti standard. Sono le più complesse dopo le F1. Di fatto abbiamo dei prototipi velocissimi non inseriti in un programma di bilanciamento delle prestazioni. Personalmente penso che abbiamo bisogno di andare avanti con questo format, ma capisco che sia veramente durissima”.

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