Bertrand Arthur William Russell fu un noto filosofo, scrittore, logico-matematico inglese, vissuto tra il 1872 e il 1970. Nato da famiglia aristocratica di conti e duchi, fu professore al Trinity College di Cambridge. Il suo interessamento etico e politico contro la guerra gli procurò diversi problemi con l’insegnamento e non solo: nel 1918 fu incarcerato per ben sei mesi per essersi opoosto all’intervento degli Stati Uniti nel conflitto. Premio Nobel della letteratura nel 1950, Russell fu un esponente del razionalismo, dell’antiteismo e del neopositivismo.
Bertrand Russell, il filosofo della “nuova logica”: pensiero e opere
“Il problema dell’umanità è che gli stupidi sono strasicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi”.
Bertand Russell
Russell sostenne una “nuova logica” definita “delle relazioni” in opposizione alla logica tradizionale. Se quest’ultima si basava su preposizioni aventi una relazione tra soggetto e predicato, e dunque sul fatto che nella realtà esistano solo cose e qualità, nella nuova logica le relazioni non erano comprese nella logica tradizionale perché non si riducevano a qualità. Per Russell le relazioni si classificavano in: simmetriche, asimmetriche, transitive e intransitive. In generale il filosofo riteneva che la matematica e la logica fossero assolutamente identiche.
Secondo il suo pensiero esistevano due modelli di conoscenza: diretta e per descrizione. La conoscenza diretta era quella empirica derivante dall’esperienza, per la quale non servivano ragionamenti. La conoscenza per descrizione, invece, era per Russell l’elaborazione logica dei dati forniti dalla conoscenza diretta. In conclusione, egli credeva che la conoscenza umana fosse parziale e incerta.
“Non possedere qualcosa che si desidera è una parte essenziale della felicità”.
Bertrand Russell
Tra le sue opere più importanti si ricordano: I Principi della matematica (1903), Principia mathematica (1910-13), La nostra conoscenza del mondo esterno (1914), Introduzione alla filosofia matematica (1919), L’analisi dello spirito (1921), L’analisi della materia (1927), La conoscenza umana, le sue possibilità e i suoi limiti (1948), Logica e conoscenza (1956).
Giusy Celeste