Si sono viste negli scorsi giorni le immagini dei giocatori inglesi che si divertivano in piscina con degli unicorni gonfiabili. L’immagine fa sorridere, perché Bukayo Saka può essere veramente accostato ad un unicorno. In gergo cestistico, soprattutto sponda NBA, un unicorno è un giovane giocatore dotato di un gran talento, capace quindi nonostante l’età di salire nella gerarchia della squadra. Questa è proprio la descrizione di ciò che è al momento Bukayo Saka, il più giovane giocatore inglese a giocare semifinale e finale di un europeo.
L’allenatore di questa nazionale, Gareth Southgate, vuole ancora farsi perdonare per il rigore sbagliato 25 anni fa a Euro 1996 contro la Germania. Potrebbe farcela questa sera, ma in veste di allenatore, e probabilmente una delle sue mosse sarà proprio schierare sin dall’inizio Bukayo Saka. La scelta ha sorpreso molti. Nelle prime due partite ha giocato sulla fascia destra (ma in un 4-3-3) Phil Foden, giocatore che al Manchester City ha fatto faville in questa stagione. Nella partita con la Repubblica Ceca però, Southgate cambia modulo: 4-2-3-1. Sarà questo il modulo che il CT inglese userà da lì in poi.
L’esterno destro è appunto Bukayo Saka: nonostante non abbia fatto ancora gol e assist in questi europei, è riuscito a impreziosire ogni match che ha giocato, e da lì in poi è partito titolare in tutte le partite. Tutte tranne una, quella con l’Ucraina, ma solo perché Saka è stato fermato da un lieve infortunio. Al suo posto ha giocato Jadon Sancho, uno degli uomini-mercato finora, trasferitosi dal Borussia Dortmund al Manchester United per una cifra intorno agli 80 milioni di sterline. Ha giocato bene nel match di Roma, ciononostante nella semifinale contro la Danimarca Sancho ha dovuto accomodarsi in panchina per lasciare posto a Bukayo Saka.
Uno degli obiettivi principali degli inglesi contro la Danimarca era fermare Joakim Maehle, esterno dell’Atalanta tutta fascia capace di giocare da ambo le parti. Con l’Inghilterra Maehle ha giocato a sinistra, dove ha trovato Kyle Walker. Il terzino del City è stato bravo a fermarlo, ma questo grazie all’aiuto che gli ha fornito Bukayo Saka, sempre pronto a ripiegare in fase difensiva. Lorenzo Insigne ed Emerson Palmieri dovranno quindi stare molto attenti.
Bukayo Saka non rinnega le proprie origini. I suoi genitori sono cresciuti in Nigeria, ma il padre è nato in Inghilterra. Quindi poteva scegliere anche la nazionale nigeriana, ma Saka ha affermato che la scelta migliore per lui è stata scegliere di giocare nell’Inghilterra.
Saka non smette mai di ringraziare i suoi genitori per gli sforzi che hanno fatto per riuscire a farlo giocare. Bukayo Saka è questo: un talento cristallino sia sul campo che di testa, un ragazzo che non ha nemmeno vent’anni ma che mostra una grande maturità, capace di apprendere ed eseguire tutto ciò che gli viene chiesto di fare. Non se ne trovano molti di calciatori così: è un unicorno inglese.