“Pensieri nella Metropoli”: Milano e la fashion week

Foto dell'autore

Di Redazione Metropolitan

Si presentò a Milano un’altra settimana.
Ma non fu una settimana come tante. Eh no, quella fu la settimana della moda.
La città sembrava essersi paralizzata.


Si vedevano taxi ovunque, furgoni neri che trasportavano personaggi famosi da una sfilata all’altra.
Francamente mi interessai al minimo di sapere che l’evento riguardasse  il lato femminile.
Ma non me ne curai più di tanto.
La settimana della moda fu uno degli eventi più seguiti e importanti per la città di Milano.
Si perché venne gente da tutto il mondo;
America, Inghilterra, Giappone.


Ma a me non interessavano più questi tipi di eventi. Si perché la passione di fare il modello la ebbi anni e anni fa.
Purtroppo non mi lanciai un po’ per vergogna e un po’ perché credevo di non essere all’altezza dei super macho che si vedevano in pubblicità.


Eppure quante persone mi sollecitarono a fare un tentativo.
Già perché comunque sia a chi non piacerebbe sfilare su una passerella  con intorno persone che ti guardano e ti apprezzano a maggior ragione quando sei una persona vanitosa.
Ma questo mio pensiero svanì nel corso degli anni.
Mi rimase solamente la voglia di partecipare alle feste della milano fashion week.
così appuntai le orecchie; seppi di un eventi organizzato all ultimo piano di un hotel, e così decisi di andare.
Ricordo che a casa entrai un po’ in difficoltà nel prepararmi.
Pensai:”che metto, camicia o maglietta, Jeans o pantalone”.


Poi senza farmi troppi scrupoli obiettai per una camicia bianca e un jeans, ed uscii.
Raggiunsi il mio amico sotto l’hotel e prendemmo subito l’ascensore. Direzione tredicesimo piano.
Si aprirono le porte e subito di fronte a me mi trovai un gruppetto di sole donne che aspettavano l’ ascensore che scendeva.
Pensai:” se questa è la situazione stasera io sono pronto.”
Entrammo nella terrazza; c’era musica house, fiumi di alcool, ragazze e ragazzi.
Molti di questi erano modelli.
Facemmo un giro per scrutare la location e poi la gente presente.
Il mio amico rimase colpito, io in parte. Si perché la terrazza era meravigliosa.
Tutta fatta con arcate, tavoli elegantissimi e cocktail davvero fantastici.


Rimasi in parte colpito dalle persone.
Si perché le trovai davvero insipide. Mi sembravano vuote e limitate all’ apparenza.
Conobbi una ragazza.
Si avvicinò lei( non fu l’unica quella sera);bella davvero, una bambola.
Mora, alta e un fisico perfetto. Aveva delle labbra disegnate a matita.
Capelli neri lunghi e profumati.
Attaccò lei bottone quando io, vedendo che aveva appoggiato il suo drink su un divanetto, quasi stizzito del gesto le dissi:” finito il drink?”
Iniziammo a parlare. Più che altro mi raccontò la sua vita. Che era di Siena, che era una modella che lavorava tanto( le credetti subito perché aveva dei lineamenti davvero particolari).
Mi raccontò che il suo ex era un producer famoso e lei lo seguì in Tutto il mondo.
Che era andata via di casa all’età di 16 anni.
Parlammo per una mezz’oretta abbondante.
Poi mi disse:”ci prendiamo un caffè un giorno?”
Non potei dirle di no. Ci scambiammo i numeri di telefono e prima di andare io ostentai ad una domanda:”maria ma quanti anni hai?”
Chiaramente la domanda era retorica, poiché sapevo che fosse più piccola di me. Ma quando mi rispose mi venne la pelle d’oca:”18 fatti da poco”.
La guardai stranito e lei mi fece una smorfia come per distogliermi lo sguardo di una persona che rimane allibito alla dichiarazione della sua età.
Inizialmente mi piacque l’idea di conoscere una ragazza così piccola
Così intraprendente e spavalda, a quella giovanissima età.


Poi però prevalse il mio scetticismo.
Pensai che quella ragazza aveva bruciato così velocemente tutti i suoi step.
Era diventata donna ancora prima di essere ragazza. Probabilmente sarà stata abbagliata dalla bellezza del lusso perché la moda si sa, è soprattutto quello.
E chissà quante ragazze sono nella sua stessa situazione. Inizialmente tutte belle ed euforiche
Poi una volta finita la loro marcia, accantonate( per essere delicato) nel cassetto dei rifiuti.
Il mio pensiero può sembrare forte ma rispecchia davvero la realtà dei fatti.. quello che voglio dire è che, quando vedo queste ragazze o ragazzi, questa è la mia considerazione sulla settimana della moda.

Francesco Sergio