Metropolitan Travels : Il Cuore Grigio Di Glasgow (Prima Parte)

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Di nickyabrami

L’ansia è forte. Sono quasi sette anni che non volo e vedere già la pista di Malpensa mi mette il panico per il decollo soprattutto, al quale nn riesco mai a farci l’abitudine per la botta di velocità che regala un aumento di adrenalina, raggiungendo il picco nel momento in cui prende la rincorsa e l’aereo si stacca da terra: quando senti l’aria sotto i piedi e in meno di dieci minuti ti trovi a 15mila metri

Stai in quota, stabilità le cinture si possono slacciare ed é il momento di godersi il meraviglioso panorama. Passa anche l’ansia nel frattempo tra l’altro per la prima volta viaggio vicino l’oblò e proprio sull’ala quindi alzo il finestrino e mi godo lo spettacolo delle alpi innevate, in un quadro che nessun pittore sarebbe in grado di ritrarre. Poco piu di due ore dopo, sorvoliamo tetti neri ed estese pianure: la nostra meta Glasgow dall’alto ha già un suo fascino. Una volta atterrati in UK, terminati i controlli di rito per noi cittadini esteri, chiamiamo un taxi (in gruppo da almeno cinque persone conviene) e raggiungiamo in pochissimo tempo il centro città, Bath Street per la precisione in neanche venti minuti attraversando il ponte principale dal quale si scorge il SEC Armadillo, auditorium modernissimo, la prima tappa del tour dove una foto con lo scorcio del fiume Clyde è d’obbligo.

 

Dalla mappa del centro città notiamo che tutto quello che é da vedere é concentrato in zone limitrofe che si possono facilmente raggiungere camminando senza neanche bisogno dell’ausilio della Subway (Metropolitana, ndr) ,qualora ne abbiate bisogno troverete un’unica linea che esegue un percorso ovale

mapa-metro.com

Partendo da Bath Street dove pernottiamo, basta girare l’angolo per arrivare su Sauchiehall Street, cuore pulsante della nightlife. O2 abc , club principale ospita ogni sera almeno due eventi musicali ed altri locali circostanti completano la proposta dell’afterdinner offrendo varie tipologie dal karaoke al live al dj set. Percorrendo questo lungo viale alternati ai clubs ci sono una serie di ristoranti etnici che si riconoscono dagli aromi di spezie e kebab sposati al grigiore dei cieli scozzesi ed i tipici fish and chips, piccoli punti di streetfood tappa fondamentale per il palato. Non solo pesce fritto ma anche pollo e tempure di verdure da sgranocchiare per un pasto veloce accompagnato rigorosamente da birra. Terminata la Sauchiehall Street che si noterà dal cambio d’aria non più etnica si entra nella zona dello shopping e delle grandi catene multinazionali che accompagnano fino alla Glasgow Royal Concert Hall: teatro importante per la musica  che apre Buchanan Street, arteria principale della città. Gotico e barocco si incastonano perfettamente tra gli edifici moderni come l’ Hard Rock Cafè che si trova ad inizio della via dello shopping merita una fermata per acquistare la classica maglia ricordo o stuzzicare qualcosa dal vasto menù che abbraccia molte cucine

Hard Rock Cafè Glasgow @nicky abrami

 La nostra camminata prosegue tra i molteplici musicisti di strada ed un suono dì cornamuse (finalmente!) di due ragazzi in kilt

@nicky abrami

Continuando sul lungo viale, sulla sinistra si scorge George Square la piazza principale della città dedicata al Re Giorgio III , luogo di ritrovo per l’Hogmanay, il capodanno scozzese e per la Festa di S. Andrea il 30 Novembre. É sede del municipio e del punto informazioni per i turisti. Un valore aggiunto è rappresentato dalla presenza di una decina di statue come quelle della Regina Vittoria, Il Principe Alberto e l’inventore James Watt. Lasciata la piazza alle spalle attraversando la strada ad angolo si trova un’ex banca trasformata in un caratteristico pub il più bello della città e non solo : The Counting House. In questa location meravigliosa spicca un bancone ad isola con ad ogni lato spillatori che riempiono pinte ininterrottamente di birre e sidro a prezzi abbordabili

@nicky abrami

Il pit stop alcolico é obbligatorio, bisogna sedersi purtroppo non nei privee ricavati negli archivi e piccoli uffici che sono riservati da ore (il sabato nel primo pomeriggio intorno alle 15-16 il locale è pieno) ma nei tavoloni conviviali appollaiati sui classici sgabelli , dove capita di avere accanto signori anche soli accompagnati dalle loro Guinness. Bisogna ammirare la genialità dell’aver ricreato un’atmosfera da pub all’interno e sorseggiare le ales locali. Per smaltire ci vorrà una lunga passeggiata che continuerà nella prossima puntata…To be continued

 

 

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Nicky Abrami