Che fine hanno fatto gli Opus, la band che ha fatto ballare il mondo

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Di Redazione Metropolitan

I futuri chart-stormers sono stati formati nel 1973 nella versione originale: Kurt Rene Plisnier (keyb.), Ewald Pfleger (guit.) e l’ex cantante Walter Bachkönig (basso). La band Opus del garage a quel tempo si riuniva per le sessioni regolari. Oltre alle versioni da copertina di Deep Purple e Colloseum, tra le altre, vengono provate le prime composizioni originali: “Opus Null”. Inoltre ci sono anche versioni rock della piccola musica notturna o della danza della sciabola. Con questo repertorio danno i loro primi concerti nel Burgenland e in Stiria.

Con Günther Grasmuck alla batteria sono già un passo più vicini all’importante Opus – Sound.

Hans Palier si esibisce per 6 anni con la chitarra prima di passare alle White Stars. Durante questo periodo ha anche il suo primo grande successo al Concorso bandistico della Stiria. Una pietra miliare per l’intera scena musicale austriaca è stato probabilmente l’Austria Rock Festival organizzato dagli Opus nel 1978, che in seguito è diventato una sorta di istituzione.

Nell’autunno del 1978 Opus si trasferì nella storica “Bandheim” di Rötz 15 a Judendorf/Graz. 
Nel 1979 la voce di Herwig Rüdisser è stata trovata in una pubblicità su un giornale, che ha fatto sì che la band suonasse quasi bene come oggi.

Nel 1980 Opus è disponibile per la prima volta in archivio. Registrano il loro primo album “Daydreams” con il produttore Peter Janda a Hilpoltstein/ Germania, che viene pubblicato su Phonogramm. Daydreams è sia il primo che l’ultimo album che ha ancora una certa affinità con la musica classica;
e gli Opus cambiano nel 1980: Walter si dedica alla musica classica, Niki Gruber si unisce alla band come nuovo bassista, che è stato trovato anche in un annuncio sul giornale.

Nel 1981 Opus ha lavorato per la prima volta con il produttore stellare Peter Müller, una collaborazione che si è rivelata estremamente fruttuosa. L’LP “Eleven” (ok Musica) viene presentato l’11.11.1981 con spumante e stufato nel Rötzer Heimat.

Con “Undici” Opus creano anche il loro primo “Golden”. I singoli “Eleven” e “Flyin’ High” diventano i migliori successi in Austria. 
AMA assume la gestione di Opus. Insieme a Christopher Cross e Lou Reed si esibiscono all’Arena di Verona.

Nel 1982 ricevono il premio austriaco di giornalismo per “Undici”.

In autunno i “Yellow Fellows” presentano il concept album “Opusition”. Il 22 novembre ’82 si esibiranno in Germania allo spettacolo “Auf los los geht’s los”, che sembra aver spianato la strada anche oltre i confini austriaci.

Nel 1983 l’Opus ha entusiasmato oltre 100.000 fan in 65 concerti. Una pietra miliare nella storia della band è sicuramente l’Ö3 – Open Air nel Weststadion di Vienna, dove si esibiscono per la prima volta sul palco con Wolfgang Ambros e Reinhard Fendrich. Per la prima volta gli album di Opus vengono pubblicati anche all’estero: Germania, Svizzera, Benelux – paesi, Svezia, Italia e Singapore….

1984 esce il quarto album “Up and Down” dopo tre mesi di lavoro in studio con Peter Müller. Poi il tour dei cinque “su e giù” attraverso l’Austria e la Germania. Il caratteristico coro Opus è impegnato da Falco per l’LP “Junge Römer”.

Il 2.9. 1984 gli Opus festeggiano l’undicesima edizione del loro festival nello stadio di Oberwarter davanti a un migliaio di tifosi, ai quali è dedicato il nuovo titolo “Live Is Life”.

“Live Is Life” diventa un mega – venditore in Austria e va 85/86 anche in giro per il resto del mondo. Opus può essere ascoltato in Top Of The Pops/GB, Solid Gold/USA, MTV e altri spettacoli e stazioni musicali rinomate in tutto il mondo.

Si esibiscono nell’ippodromo di Ibiza e sul Bosforo, anche in Centro e Sud America. In Canada ricevono l’ambito premio Juno Award per la migliore singola produzione dell’anno.

“Opus und Freunde” entusiasma 25.000 fan a Graz-Liebenau.
In autunno “Solo” viene pubblicato dal nuovo partner aziendale Polygram e viene premiato con l’oro.

Opus tournée negli USA con il cantante dei Fleetwood Mac Stevie Nicks. Per contrasto, suonano anche concerti nell’ex RDT, nella CSSR e in Bulgaria. Ricevono molto “metallo prezioso” in patria e all’estero e prendono d’assalto anche il Sud America.

Riceverete il MIDEM – Trofeo dalle mani di Desirée Nosbusch e siete uno dei tre artisti austriaci disponibili presso la “Tower Records” di New York ( Falco e Anton Karas).

“Rock On The Rocks” è un’esperienza da concerto molto cool sul Kitzsteinhorn.

Il 1991 è l’anno dei cambiamenti radicali per gli Opus: la nuova casa discografica (Dino Music), la nuova agenzia (Scheibmayer) e il bassista Niki lascia la band.

1992 Ewald Pfleger produce “Walkin’ On Air”. Durante il video – le riprese per il numero del titolo c’è un incidente aereo senza lesioni. Con il primo singolo – uscita
“Gimme Love”, c’è un posizionamento nella top ten delle classifiche nazionali, ma anche internazionali con notevole risonanza.

1993 OPUS si esibisce al “Ballo di Vienna” al MIDEM di Cannes.

Gli Opus celebrano “Twenty’s A Plenty – Jubilee” all’Orpheum di Graz con la registrazione del CD live “Jubilee”.

1996 dopo quasi tre anni esce il singolo “Just For Fun” come foriera del nuovo CD “Love, God and Radio”. La filosofia del nuovo lavoro è una combinazione tra il “suono degli anni Sessanta” da un lato, e il ben noto
OPUS – ingredienti, dall’altro, che sono stati riuniti in un moderno mix ad un suono dal vivo corrispondente ad Opus.

1997 – Viene pubblicato in tutta Europa il nuovo singolo “Hands In The Air”. Presenze in vari programmi televisivi austriaci e tedeschi. Inoltre c’è un Open – Air a Mosca nel “Gorki Park” di fronte a 15.000 spettatori.

1998 Opus sostiene il “Österreichische Sporthilfe” in occasione dei campionati mondiali di calcio con l’inno sportivo “VIVA AUSTRIA” e raggiunge lo status di oro con 30.000 CD singoli venduti.

1999/2000: Una serie di spettacoli in Germania (ZDF Milleniums Party), Portogallo, Italia, Brasile e Austria. Rilascio di un nuovoBest di OPUS “Flyin’ Higher” con 10 nuove versioni di “Live Is Life”.