Ora che più di un terzo Stati Uniti è completamente vaccinato contro il Covid-19, paradossalmente si moltiplicano le voci accademiche che escludono si possa a breve arrivare a quello che l’anno scorso, quando si era molto in là dalla meta, sembrava un orizzonte lontano, ma da conquistare assolutamente: l’immunità di gregge.
L’immunità di gregge è ancora «un miraggio»
Un paradosso che trae motivo dal fatto che allora non sapevamo nemmeno quando un vaccino sarebbe stato disponibile, ma eravamo convinti che presto o tardi ci avrebbe regalato la «soglia» magica dell’immunità di gregge (quella quota di persone vaccinate che stronca la circolazione dei virus, proteggendo di fatto anche chi non si vaccina). Adesso che il vaccino c’è, proprio nei Paesi che sono più avanti con la campagna vaccinale si misura con dati alla mano quando sarà possibile ottenerla. Ma diversi studi hanno dimostrato che l’immunità di gregge è ancora «un miraggio». Nonostante ciò, in alcuni Paesi abbiamo una buona quota di immunità generalizzata che permette di tornare alla normalità e proteggere i più deboli e, mentre la campagna vaccinale prosegue, la «convivenza» con il virus diventa possibile.
La soglia di immunità da raggiungere si alza
Perché l’immunità di gregge è un obiettivo per ora non raggiungibile? Innanzitutto il calcolo sulla percentuale di persone che servono come soglia: all’inizio era stimata intorno al 60-70% della popolazione. La variante predominante attualmente in circolazione negli Stati Uniti, in Italia e larga parte dell’Europa, la variante inglese (B.1.1.7), è circa il 60% più trasmissibile. Di conseguenza, gli esperti ora calcolano che la soglia di immunità si sia alzata ad almeno l’80%. Se si svilupperanno varianti ancora più contagiose, o se si scoprirà che le persone vaccinate potranno ancora trasmettere il virus, il calcolo dovrà essere nuovamente rivisto al rialzo. Le varianti in circolazione sono una delle incognite che influiscono maggiormente sul calcolo della soglia. L’altro è quanto durerà la protezione offerta dal vaccino o dall’infezione.
Gaia Radino