Cyberpunk 2077 Phantom Liberty Recensione | Alla fine, la rinascita è avvenuta. Insieme con quella di No Man’s Sky (che forse gli è addirittura superiore…) quella di Cyberpunk 2077 è stata davvero una delle riprese più insperate della Storia videoludica. Una fatica fatta di patch, di scuse, di errori nella comunicazione e pazienza. Dei videogiocatori, ovviamente. Un anime incredibile di Studio Trigger e diversi anni dopo sugellano definitivamente il vero Cyberpunk 2077. Composto dalla versione 2.0 riveduta e corretta, sommata al fantastico DLC Phantom Liberty. 

Una spy story compatta

Cyberpunk 2077 Phantom Liberty Recensione

Se state leggendo questo pezzo, in un modo o nell’altro siamo quasi certi che abbiate apprezzato Night City fin dal primo giorno. Come darvi torto: è stata un’esperienza incredibile avventurarci per le sue vie e osservare la quantità immensa di dettagli costruiti dal team di sviluppo. La storia raccontata, poi, anche grazie alla meravigliosa interpretazione di Keanu Reeves aveva decisamente sciolto tutte le nostre sinapsi, con un mix perfetto di azione, spy e heist degno di un prodotto da grande schermo. Phantom Liberty è una storia un po’ diversa, ambientata nel distretto del tutto nuovo costruito apposta per il DLC: Dogtown. Si snoda attraverso una ventina di ore circa e il suo nuovo protagonista “acchiappalike” (come lo fu Keanu) è l’attore Idris Elba. Inutile dire che la sua prestazione è stata eccezionale, così come quella degli altri che hanno prestato volto, voce e movenze ai nuovi personaggi presentati. 

Ciò che abbiamo maggiormente apprezzato della trama aggiuntiva di Cyberpunk 2077 Phantom Liberty, però, è la sua estrema coerenza. In ogni senso possibile, le storie ambientate a Dogtown sono “coerenti”: con la trama principale di 2077, anzitutto. Poi tematicamente, sono coerenti con il setting pensato appositamente per loro, con la sua dimensione e progettazione tridimensionale. Rinunciando ai toni più corali e “vasti”, adatti al un lavoro da 100 e più ore del titolo vanilla, Phantom Liberty si fa più “spy story” e compatto, più personale e cucito sul giocatore solitario.

Cyberpunk 2077 Phantom Liberty Recensione

Le sue 30 missioni, tra principali e secondarie, vi caleranno nel ruolo del perfetto 007(7), sfociando in due possibili finali. Non lasciatevi ingannare: anche se in effetti i bivi narrativi sono numerosi in questo contenuto, come lo erano in 2077 base, solo un evento può davvero influenzare il tipo di finale sbloccato. Tutti gli altri sono i benvenuti, in quanto arricchiscono il sottofondo ruolistico e immergono maggiormente il giocatore nelle vicende. 

A proposito: se siete del tutto digiuni di Cyberpunk 2077 e non avete salvataggi “da salvare”, potete decidere di iniziare Phantom Liberty al primo avvio. Saltando l’incipit di 2077 e con un personaggio le cui statistiche ed equipaggiamenti saranno adattabili da voi in persona, nell’editor iniziale, per non sfigurare con il livello di sfida generale. Che non è bassissimo, ma nemmeno stellare. Non crediate quindi che Phantom Liberty, in virtù della sua anima narrativa più spionistica, sia meno action, anzi. Il terzo e ultimo livello di “coerenza” dopo quella tematica è proprio con l’aggiornamento 2,0 di Cyberpunk 2077. Che, guardacaso, ha riempito alcuni dei vuoti originali, migliorando l’interagibilità e aumentando il numero di attività accessorie. Siano esse live, programmate o randomiche. 

Cyberpunk 2077 2.0

Cyberpunk 2077 Phantom Liberty Recensione

Non c’è Phantom Liberty senza Cyberpunk 2.0. Infatti, gli aggiornamenti alla quality of life e l’incremento di attività dinamiche giunti con la versione 2.0 hanno riguardato prima di tutto il gioco base. Che non ne risulta certo stravolto, ma che è cambiato e si è espanso non poco. Ed è fattuale che senza queste modifiche Phantom Liberty non avrebbe la stessa attrattiva. Per esempio: lo abbiamo detto già molte volte che Night City era bellissima fin dal principio di Cyberpunk 2077. Pure, abbiamo confermato che Dogtown non è da meno. 

A dire il vero, però, i suoi abitanti “brillavano” molto meno dei neon e degli altissimi grattacieli illuminati dalle auto di passaggio, dimostrando acume e reattività poco entusiasmanti. La gente comune, i passanti, non sembrano essere stati ritoccati con l’avvento della 2.0, ma… la polizia sì che è stata aggiornata! L’IA delle forze dell’ordine è molto più reattivo e sfidante, anche perchè ora non deve destreggiarsi solo in sparatorie con coperture a terra, ma anche in contese a bordo delle automobili, sparando dal finestrino. 

Non solo, metteteci anche che V, il o la nostra protagonista, con la 2.0 e soprattutto con Phantom Liberty ha ottenuto l’accesso a un pacchetto di power up niente male. Composto da 9 nuovi talenti, modifiche cibernetiche, 10 livelli in più per distribuire statistiche e perks e, infine, più armi ed elementi di vestiario o armature peculiari. Un arsenale che la vecchia polizia non avrebbe di certo potuto affrontare. 

Anche la mappa di Dogtown e l’esplorabilità delle sue strade ed edifici si sono evolute, al punto che non si potevano lasciare i difensori della città in balia dei loro vecchi schemi. Inabili di fronte alle nuove vicissitudini dinamiche di V, che possono iniziare in qualunque momento desiderassimo percorrere una via secondaria che ci si spalanca “a caso”, mentre camminiamo. Come la ricerca forsennata del punto di atterraggio di un ricco “Ari Drop”. O, in ambito più criminale, le cosiddette “missioni veicolo”, con l’obiettivo di trafugare una vettura superando uno o più difensori, trasportarla e “ricettarla” più rapidamente possibile. 

Cyberpunk 2077 Phantom Liberty Recensione: “You are breathtaking!”

Quindi, per ricapitolare: la storia c’è, e come quella originale è bellissima e avvincente. Il comparto RPG è migliorato e si è ampliato parecchio, aiutato dalle modifiche della patch 2.0 alla IA degli oppositori. Infine, bug e glitch sono scomparsi del tutto. Noi, nella nostra recensione originale avevamo già premiato il titolo su PC, dove aveva meno problemi, con un voto che non ripudiamo. E che anzi, in virtù dell’evoluzione subita dal gioco, oggi “post Liberty” abbiamo alzato ulteriormente in calce a questo pezzo. 

Perciò, il parere numerico di allora, fatto di tutti i momenti memorabili vissuti nella trama, delle interpretazioni eccezionali al motion capture di tutti gli interpreti e soprattutto, di una città incredibile da guardare, attraversare e scoprire, è diventato un 9. Che oggi, tutto consideriamo, vi sfidiamo a confutare come si faceva all’epoca, forti di molti difetti obiettivi di natura prettamente tecnica e dipendenti, spesso ma non sempre, dalla configurazione del PC usato. Il voto rinnovato è perciò alto, ma meritato e sudato. Per un gioco che è nato “breathtaking“, per molti fruitori inteso in senso negativo. Ma che oggi, il fiato, lo toglie di nuovo per le ragioni giuste. 

In coda al pezzo, serve un’ultima disambiguazione importante. Abbiamo chiarito quanto a fondo l’update 2.0 e Phantom Liberty abbiano espanso il gioco di base, ma vogliamo sia chiaro, a scanso di equivoci, che non lo hanno stravolto. E che, quindi, se non lo apprezzavate prima per via della struttura RPG “light” e votata all’azione, per la psivologia dei personaggi o per il tipo di esplorazione e senso di scoperta che consentiva prima, ora nulla è davvero “diverso”. Piuttosto, è tutto più grande, più rifinito e meno “tirato via”. Che non è affatto poco, ovviamente. Ma che per alcuni, potrebbe non bastare.

CYBERPUNK 2077 PHANTOM LIBERTY RECENSIONE, TESTATO SU PC (GOG)

(Disponibile anche su PS5, Xbox Series X|S)

VOTO: 9

+È un capitolo con una identità narrativa forte e definita
+La nuova porzione di mappa è densissima
+Le novità introdotte con il DLC a pagamento sono moltissime…
+…ma sono ancora di più quelle di accompagno, gratuite, della versione 2.0 del gioco

-Ci è voluto un po’ troppo per elaborare questo DLC 
-Il cuore ludico del gioco non è cambiato

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