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Settembre 20, 2024, venerdì

Dalida e quel matrimonio lampo con Lucien Morisse: “Mentre lo tradivo con François Mitterrand, lui si è suicidato”

Dalida ha vissuto una vita piena di successi, ma anche disseminata di drammi. Uno di questi? La morte del suo ex marito, al quale era rimasta vicina, Lucien Morisse

Andiamo con ordine. Siamo nel 1956: Dalida è agli inizi della sua carriera. A quel tempo, la cantante scultorea si esibiva in piccoli locali e ristoranti di Parigi. Qui viene notata da Bruno Coquatrix: è lui a portarla all’Olympia.

“Quando glielo ha proposto nel suo camerino all’Olympia, lei ha accettato, ma era già finita, lei non lo amava di più”, ha detto Orlando, il fratello della cantante. Quello che doveva succedere, accadde: divorziarono l’anno successivo. Lui si risposò nel 1963 con una modella. Lei dimostra pubblicamente il suo amore per Luigi Tenco (che era già il suo amante durante il loro matrimonio). Quest’ultimo, anche lui cantante, si ucciderà nel 1967, dopo una mancata finale al festival di Sanremo.

I drammi di Dalida: gli amori suicidati Luigi Tenco, Lucien Morisse

Dopo aver vissuto una relazione di tre anni con il giornalista Christian de la Mazière, nel 1966 Dalida si innamorò del collega Luigi Tenco con il quale partecipò al Festival di Sanremo del 1967 con il celebre brano Ciao amore ciao. La giuria decise di eliminare la canzone dalla finale. Appresa la notizia, Tenco si ritirò nella sua camera d’albergo e si tolse la vita. A ritrovare il suo corpo senza vita fu proprio la sua amata Dalida.

Dalida, distrutta dal dolore, tornò in Francia con l’idea di suicidarsi. La donna comunicò ai suoi parenti di partire per l’Italia per far visita alla famiglia di Tenco, ma invece si recò all’hotel Prince de Galles di Parigi dove prese una stanza – la stessa dove Tenco soggiornava quando andava a Parigi – e ingerì una dose letale di barbiturici. Dopo essere stata trovata da una cameriera, venne trasportata d’urgenza in ospedale dove si risvegliò sei giorni dopo.

Dalida – che secondo il gossip dell’epoca era sta anche amante di François Mitterrand – troverà il suo grande amore, steso a terra, una pallottola conficcata in testa. Non la supererà mai! E come un dramma non accade mai da solo, l’11 settembre 1970, Lucien Morisse si suicida a sua volta nel suo appartamento parigino, con un’arma da fuoco. In un’intervista la donna confida: “Porto sfortuna agli uomini che amo”. Viene ribattezzata “la vedova nera” e non è finita: nel 1983 si uccide Richard Chanfrey, che ha condiviso la vita di Dalida dal 1972 al 1981. Nel 1975, si è suicidato il suo migliore amico, Mike Brant. Nel 1987, si uccide anche lei, Dalida. La vedova nera, amante infelice.

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