Un match dalle condizioni brutali, come ribadito più volte nell’intervista dal campo a fine gara. Quello da Daniil Medvedev e Andrej Rublev è stato tutt’altro che tranquillo, non per l’animosità in campo visto che i due sono grandi amici, piuttosto per l’incredibile caldo che ha colpito il campo su cui stavano giocando. Così il russo che ha poi vinto il match lo ha detto a microfoni quieti ma udibili, rivolto verso una telecamera: “Somebody is gonna die and they’ll see”, ovvero “Qualcuno morirà e lo vedranno”. Si è acceso un dibattito ed un tam tam mediatico dietro a questa dichiarazione del russo che ad ogni modo deve far riflettere.
Daniil Medvedev, condizioni estreme nel match contro Rublev
La tensione ha favorito una dichiarazione forte di certo, ma Medvedev ieri non le ha di certo mandato a dire. la partita contro Rublev è stata condizionata da un forte caldo-umido e così, nel terzo set lasciando l’asciugamano in panchina Medvedev si è rivolto verso la telecamera. Più leggera la sua analisi nel post gara, dopo il successo, nella consueta intervista dal campo: “Le condizioni erano brutali, ma il dato positivo è che non favoriscono nessuno: lo sentivo io e lo sentiva lui. Ogni tanto facevo fatica a vedere i colpi”. Insomma una situazione piuttosto complicata e con cui l’organizzazione dovrà rapportarsi molto bene, onde evitare che conseguenze serie possano esserci davvero.
La dose poi è stata rincarata anche in conferenza stampa, come riporta Sportmediaset: “Non so cosa si debba fare, in verità. Ma voglio portare il problema all’attenzione di tutti: le condizioni di gioco in questi Us Open sono eccessive, estreme. Non voglio che qualcuno rischi la vita sul campo da tennis. Non voglio che accada qualcosa di grave e poi si dica semplicemente che sì, Medvedev lo aveva detto qualche tempo fa. Vorrei si potesse fare qualcosa ora”.
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