
DTM ed il caso Audi, abbandono tra molti contro e pochi pro
Dopo il clamoroso ritiro di Audi dal DTM, in molti hanno avuto da ridire sulla dubbia scelta del team tedesco. Berger, il team rivale BMW e lo stesso René Rast sono contrari al ritiro della Casa dei Quattro Anelli dal campionato turismo tedesco che vede così proiettare le sorti del campionato in un futuro incerto.
René Rast contrario al ritiro di Audi dal DTM
Tra i primi a remare contro il ritiro di Audi dal DTM è proprio il campione in carica René Rast. Il pilota Audi rivive l’incubo del 2016: anno in cui Audi decise di ritirarsi dal WEC, rinunciando così al progetto LMP1. Il campione in carica DTM con Audi, commenta così il periodo del 2016 e le emozioni provate durante il giorno dell’annuncio del ritiro di Audi tramite un video sul suo canale Twitch:
“Per un pilota in piena attività, una giornata come quella di lunedì (giornata annuncio ritiro Audi dal DTM ndr.) è lo scenario peggiore che possa capitare. Personalmente continuerò nel motorsport perché è il mio lavoro e ciò in cui credo fermamente, vedremo successivamente dove andrò. Una cosa è sicura: non sono il tipo di persona che si arrende o che pensa che tutto andrà a finire così facilmente. Ho sempre avuto l’atteggiamento di chi sa rialzarsi e tornare ancor più forte di prima, non metto la testa sotto terra come uno struzzo. Ricordo quando nel 2016 ricevetti la telefonata che mi comunicava la chiusura del programma LMP1. Era la mattina del mio 30° compleanno, fu il più triste di sempre perché ero appena riuscito ad approdare sulla scena internazionale dopo anni di monomarca. Era un sogno che svaniva, tutti i tuoi sforzi venivano resi inutili. Ma è qui che si vedono le persona dure che non mollano”.
Il pilota aveva già captato qualcosa, visto che tra i media la notizia del ritiro Audi diventava sempre più insistente e pesante all’interno del DTM però, senza alcuna ufficialità, tutti hanno continuato a sperare fino all’ultimo, seppure alla fine il risultato lo conosciamo benissimo.
“Non è stata una sorpresa, certe voci erano già iniziate a circolare ed era prevedibile che con l’arrivo della crisi legata al Coronavirus qualcosa sarebbe accaduto. Certamente, prima non avevamo nulla del genere sotto mano, ora che sappiamo del futuro, le cose si complicano e c’è chiaramente delusione e amarezza. Ho ricevuto messaggi per tutto il giorno, mi si è scaricato il telefono già dopo pranzo e poi di nuovo verso sera. Sicuramente l’affetto e l’incoraggiamento è gradito e raramente ho ricevuto così tanti messaggi positivi, che dimostrano quanta gente mi segue e che mi supporta. Ringrazio tutti. Il 2020 non verrà influenzato da queste decisioni, stiamo facendo di tutto perché si possa tornare a correre e Audi Sport manterrà la sua parola nell’essere competitiva. ITR e tutta la famiglia del DTM sta lavorando per ricominciare, anche io mi sto tenendo pronto”.

Ernst Moser rivela qualche retroscena del ritiro Audi
Il team principal di Phoenix Racing (scuderia cliente Audi), Ernst Moser, ha rivelato a Motorsport.com alcuni aneddoti interessanti riguardo il ritiro di Audi dal DTM.
Qualche ora prima dell’annuncio, rivela Moser, il team tedesco ha radunato in videoconferenza tutti i responsabili delle squadre che rappresentano il team nella serie turismo tedesca, ovvero Ernst Moser (Phoenix Racing), Kimmo Liimatainen (Team Rosberg), Thomas Biermaier (Team Abt Sportsline) e Vincent Vosse (Team WRT) per comunicare le proprie decisioni.
Inoltre, rivela Moser sempre a Motorsport.com, che il ritiro era già nell’aria ed il sentore lo aveva avuto non solo per le numerose voci di corridoio (non ancora confermate) ma soprattutto per i grandi cambiamenti che stavano avvenendo all’interno della dirigenza Audi, sostenendo che non ci fosse neanche più un direttore tecnico che si occupasse del DTM.
“Già nel 2017, quando la Mercedes annunciò il ritiro al termine dell’anno seguente, qualcosa non andava più. Lo scorso anno siamo stati fortunati ad avere Aston Martin come terzo marchio, ma per quanto sarebbe durato ancora tutto questo? E’ chiaro che hanno aspettato che Duesmann fosse pienamente operativo in Volkswagen per prendere decisioni sul DTM, visto che ha sempre sostenuto il programma anche quando lavorava per BMW. Speravamo in una decisione positiva fino all’ultimo, ma niente da fare”, sospira Moser, che poi analizza anche la questione COVID-19 e gli impegni profusi da Gerhard Berger per risollevare il DTM. C’è poi da aggiungere che nemmeno la situazione del Coronavirus ha aiutato, in questo periodo molte cose stanno prendendo forma in un modo o nell’altro. Senza la pandemia avremmo potuto cominciare la stagione e dimostrare che il DTM è qualcosa di attraente, invece nulla. Così non abbiamo potuto ribaltare alcuna decisione”. – Ernst Moser, Team Principa Phoenix Racing intervista per Motorsport.com

BMW bacchetta i rivali per il ritiro improvviso dal DTM
Anche Klaus Frohlich di BMW ha criticato molto la scelta dei rivali Audi, riguardo l’uscita di scena dal DTM. Il membro del consiglio d’amministrazione di BMW non ci è andato leggero contro il team di Ingolstadt, definendo i rivali tedeschi antisportivi trovando insensata la scelta di dedicarsi completamente alla Formula E (ed all’elettrico) visto che nel 2025 il DTM avrebbe abbracciato tale tecnologia.
Frohlich ha etichettato i membri al vertice di Audi come scorretti e poco professionali, paragonando il loro ritiro a quello di Mercedes, quest’ultimo preferito dall’uomo di BMW per un dialogo con l’AD di Daimler, Ola Kallenius:
“Mi ha sorpreso e deluso, ma soprattutto ho trovato affatto sportivo prendere una decisione del genere senza prima interpellare noi, che siamo i principali colleghi nella serie. Questo mi ha molto seccato, quando la Mercedes fece questa scelta, l’allora AD di Daimler, Ola Kallenius, mi chiamò personalmente per spiegarmi tutte le ragioni. Fu molto professionale e l’apprezzai. Audi è mancata in questo. Uno può fare quello che vuole, che si tratti di Formula E o problemi di crisi dovuti al Coronavirus, ma quando parliamo di DTM bisogna agire in modo diverso in termini di correttezza e sportività. E Audi s’è ben guardata dal farlo”. – Klaus Frohlich per il quotidiano tedesco Süddeutsche

Il manager tedesco è rimasto sorpreso della scelta di Audi, oltre che per la mancata comunicazione (come se Audi non avesse dovuto dar conto a nessuno) anche per la scelta di virare completamente sull’elettrico quando già nel 2025 il DTM sarebbe diventato elettrico:
“Avevamo parlato di passare dai motori aspirati V8 ai 4 cilindri turbo di oggi, poi dal 2022 di passare all’ibrido e dal 2025 diventare completamente elettrici. Questa era la prospettiva del DTM, divenire una serie elettrica e globale. Stavamo lavorando in questo senso ed è per ciò che la decisione di Audi mi ha spiazzato, mette tutto a rischio dopo l’enorme quantità di lavoro svolto assieme”.
A detta di ciò, in molti non hanno apprezzato il comportamento di Audi nel lasciare il DTM. Ovviamente è normale una critica da parte dei rivali, ma quando questa arriva direttamente dal proprio campione in carica, la cosa inizia a far riflettere.
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