Federico e Alessandro Vespa sono i figli del giornalista Bruno Vespa e della moglie Augusta Iannini, sposati dal 1975. Il primogenito, Federico, è nato il 25 febbraio 1979 e ha seguito le orme del papà, diventando giornalista radiofonico. Lo speaker ha raccontato la sua storia nel libro “L’anima del maiale. Il male oscuro della mia generazione”, rivelando di aver sofferto di un “disturbo ansioso-depressivo” da quando aveva 18 anni.
Federico e Alessandro Vespa, chi sono i figli del giornalista Bruno Vespa
Federico Vespa ha lavorato per 14 anni a RTL 102.5, che ha lasciato nel 2020 per approdare a Rai Isoradio. Bruno Vespa è orgoglioso che il figlio abbia seguito le sue orme, ma in una recente intervista al Corriere della Sera non ha nascosto un certo dispiacere: “Mi spiace che per lui ci sia un tetto di cristallo. Temo sia vero ciò che ha scritto Maurizio Costanzo: usando uno pseudonimo, lavorerebbe di più. Eppure, in Rai, i “figli di” non mancano”
In un’intervista Federico Vespa ha raccontato che la sera davanti alla tv “fa i grattini sulla pelata” al padre Bruno perché “ha bisogno di affetto”: “Nessuno sa che sono romanticissimo, affettuoso e, che, ci mancherebbe altro, anch’io ho bisogno di affetto”, ha commentato il conduttore di Porta a Porta sul Corriere della sera. Se Federico ha seguito le orme del celebre padre nel mondo del giornalismo, il secondogenito Alessandro Vespa ha preso ispirazione dalla madre, laureandosi in legge e diventando avvocato. Qualche anno fa, ospite di Caterina Balivo a Vieni da Me, Bruno Vespa ha confessato il suo desiderio più grande: “Se non mi danno un nipotino, strozzo i mie figli”.
Il dramma del figlio Federico
Proprio Federico nel corso della sua vita ha affrontato dei momenti molto difficili e delicati di cui mi ha parlato lo stesso nel salotto di Caterina Balivo a Vieni da me il 27 novembre 2019. È stato in occasione della presentazione del suo libro intitolato L‘anima del maiale. Il male oscuro della mia generazione, che Federico ha voluto raccontare i dettagli relativi alla malattia con cui ha dovuto fare i conti, ovvero la depressione. “Ho passato anni a sentirmi un continuo nodo in gola. Ero l’agnello nella tana dei lupi”. Questo quanto si legge nel libro.” È una malattia. Ma la gente pensa che uno ci marci su queste cose. Per un depresso fare ciò che fanno gli altri è quattro volte più difficile: dall’alzarti dal letto fino a studiare. È un mostro che ti porti dentro…”.
Il racconto del figlio di Bruno
Ed ancora questo quanto aggiunto da Federico. Pare che ad accorgersi che qualcosa non andava è stata proprio la madre Augusta e di questo non ne ha fatto mai mistero e ne ha parlato sempre nel corso dell’intervista. “Mia madre, senza saperlo, mi ha salvato. Si rese conto di quanto fossi solo rispetto ai miei coetanei. E così iniziò a portarmi al cinema o a farmi uscire con lei: capì che qualcosa non andava, ebbe il merito di scardinare un certo isolamento!”.