Il processo Epicentro contro la cosca De Stefano di Reggio Calabria si è conclusa con 53 condanne in rito abbreviato. Tra i condannati c’è Giorgio De Stefano, detto “Malefix“, noto anche per essere il fidanzato di Silvia Provvedi del duo Le Donatella, ex concorrente del Grande Fratello e influencer. A fronte di una richiesta di condanna a 20 anni di carcere, l’uomo è stato condannato a 12 anni e 8 mesi di reclusione. In fase di indagine era stato indicato quale rappresentante a Milano dell’omonimo clan di ‘ndrangheta, un’accusa che però non è stata provata durante il primo grado di giudizio.
Giorgio De Stefano è stato difeso dall’avvocato Antonio Bucci del foro di Napoli e dal legale Luca Cianferoni del foro di Roma. Come ha spiegato The Pipol, l’imputato si è presentato innanzi alla corte da incensurato. Nel corso del processo con rito abbreviato le contestazioni emerse sono state articolate. In tutte le fasi del procedimento la difesa ha sostenuto una tesi di segno contrario alle contestazioni mosse, ribadendo con forza l’estraneità all’associazione Ndrangheta di tipo storico.
Una pioggia di condanne quella avvenuta ieri a Reggio Calabria nel processo con rito abbreviato Epicentro, sintesi delle tre recenti operazioni antimafia a Reggio Calabria: Malefix, Metameria e Nuovo Corso. Il gup Francesco Campagna in alcuni casi è andato anche oltre le pesanti richieste di condanna della Procura distrettuale antimafia. Come evidenziato dalla Gazzetta di Sicilia, la famiglia De Stefano è stata stangata. Il fidanzato di Silvia Provvedi è stato quello che ha ricevuto la condanna più “leggera” con i suoi 12 anni e 8 mesi di reclusione, perché Carmine e Orazio De Stefano sono stati condannati invece a 20 anni. Altrettanti per Filippo Barreca e Antonio Libri, 12 anni e 2 mesi ad Alfonso Molinetti, 23 anni a Domenico Calabrò, 18 anni a Domenico Tegano, 10 ad Edoardo Mangiola. Sei anni invece per il collaboratore di giustizia Pasquale Maurizio De Carlo, mentre sono quattro le assoluzioni: Luana Barreca, Giuseppe Campolo, Antonio Cappelleri, Demetrio Gattuso e Maria Modafferi.
Silvia Provvedi, da quando il compagno è finito al centro dell’inchiesta, non ha mai rilasciato dichiarazioni sulla vicenda. Nel momento in cui è arrivata la sentenza (12 anni e 8 mesi sono meno di 20 anni, ma resta comunque una condanna non da poco), la cantante si trovava in Sicilia assieme alla gemella Giulia. Le due sono state protagoniste di un evento all’Ex Pirelli (Messina). “Buona notte dall’amore della mamma e del papà. A domani puzzola”, ha scritto in una Story Instagram Silvia, apparendo assieme alla piccola Nicole. La menzione al padre testimonia come la musicista continui a essere vicina al compagno.
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