Il 27 luglio 1835 nasceva il poeta Giosuè Carducci a Valdicastello, vicino Lucca. Fino al 1839 lo scrittore è stato immerso nel paesaggio della Toscana, che egli stesso idolatra in alcune delle sue opere.

Giosuè Carducci e il suo amore per la Toscana

Castagneto Carducci © Toscana ovunque bella

Dopo i primi studi, il giovane Carducci viene ammesso alla Scuola Normale Superiore di Pisa, dove si laurea in filologia nel 1856. Dopo essersi trasferito a Firenze, diventa sostenitore degli “Amici Pedanti” che volevano riportare alla luce il tradizionale classicismo della letteratura contro le nuove idee del Romanticismo. Lo stesso Carducci soleva dire “Colui che potendo esprimere un concetto in dieci parole ne usa dodici, io lo ritengo capace delle peggiori azioni”. Oltre alle sue idee rivoluzionarie sulla letteratura, Carducci partecipa anche ai cambiamenti politici del suo tempo. In particolare la caduta del Granducato di Toscana del 1859 suscita in lui un grande entusiasmo in vista dei moti risorgimentali e dell’Unita d’Italia.

Nel 1870 il poeta subisce una serie di gravi lutti familiari, tra cui la madre e uno dei figli avuti con il primo matrimonio. Nel frattempo prosegue la sua attività politica, diventando senatore del Regno d’Italia nel 1890. Gli ultimi anni della sua vita continuano ad essere caratterizzati da una febbrile attività editoriale e poetica, vincendo nel 1904 il premio Nobel per la letteratura. Nel 1907 muore a Bologna per una broncopolmonite. Nonostante i successi letterari e i dolori familiari della vita privata, Carducci è sempre riuscito a trovare un senso di pace nella sua amata Maremma Toscana, dove ha vissuto dal 1835 al 1839. I ricordi del paesaggio toscano sono stati fondamentali per la formazione della sensibilità del poeta. Infatti l’immagine di una natura incontaminata, energica e vitale ha accompagnato tutta la sua produzione poetica.

I luoghi delle sue poesie

La poesia più celebre che dimostra l’amore di Carducci per questa regione è “Traversando per la Maremma Toscana”: (Dolce paese, onde portai conforme/l’abito fiero e lo sdegnoso canto/ e il petto ov’odio e amor mai non s’addorme,/pur ti riveggo, e il cor mi balza in tanto./ Ben riconosco in te le usate forme/ con gli occhi incerti tra ‘l sorriso e il pianto,/ e in quelle seguo de’ miei sogni l’orme/erranti dietro il giovenile incanto./Oh, quel che amai, quel che sognai, fu in vano;/e sempre corsi, e mai non giunsi il fine;/e dimani cadrò. Ma di lontano/ pace dicono al cuor le tue colline/ con le nebbie sfumanti e il verde piano/ ridente ne le pioggie mattutine).

La Toscana è la terra d’origine di molti poeti, ma Carducci sembra spiccare in modo predominante tra questi. Il paese del poeta è per molti identificabile nel piccolo e delizioso borgo di Bolgheri. Carducci ha infatti dedicato molti versi ai suoi paesaggi incontaminati dove rilassarsi. Qui si trovano la Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo, oltre al palazzo dove il poeta ha vissuto la propria infanzia. Qui si trova anche il cimitero monumentale dove riposa la nonna del poeta, cui egli stesso aveva dedicato molti versi. Dopo Bolgheri, Carducci ha vissuto per un breve periodo nel paese di Castagneto, oggi rinominato in suo onore “Castagneto Carducci”.

Il Castagneto Carducci

Questo è uno dei borghi più conosciuti della Costa degli Etruschi, collocata su una collina a 10 km dal mare. Castagneto si è sviluppato intorno al castello medievale, situato nel punto più alto del paese. La città, in origine denominata “Castagneto marittimo” ora si chiama “Castagneto Carducci” all’inizio del Novecento proprio in onore del poeta. In questo borgo si trova infatti la sua casa, oggi ritrasformata in un museo che i turisti possono visitare.

Si tratta del Centro di Valorizzazione Casa Carducci, dove si possono vedere le stanze dove ha soggiornato il poeta e un archivio di documenti e poesie collegate a lui. Infine il viale dei cipressi è caratterizzato da una serie di alberi secolari e particolari che definiscono il paesaggio toscano rendendolo unico in tutto il mondo. In mezzo a questo viale si trovano diverse targhe che riportano citazioni delle poesie di Carducci.

Sonia Faseli

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