Girl from the other side 1 è il primo numero di un manga arrivato in Italia il gennaio di quest’anno. Spinta dal consiglio di Francesco mi sono avventurata nella lettura e ho deciso di non fare più ritorno.
Girl from the other side 1 è il primo volume dell’opera prima di Nagabe, mangaka giapponese autore anche di Nivawa to Saitou. Uscito nel 2015 sulla rivista Monthly Comic Blade (per poi passare alla Monthly Comic Garden), il manga viene pubblicato in formato tankobon nel 2016 in Giappone. In Italia arriva solo a gennaio 2019, e l’uscita del secondo volume è prevista per il 30 marzo dello stesso anno.
Girl from the other side 1: trama
Il primo volume di questo manga ci porta in un mondo all’interno del quale una maledizione sembra aver colpito una buona parte della popolazione, una maledizione dai tratti esoterici che è narrata anche nella mitologia del popolo che abita queste lande come conseguenza della lite tra due divinità.
A parte questo antefatto mitologico che troveremo più o meno a metà del volume, il lettore inizia in medias res la sua avventura, scoprendo di come una bambina abbandonata abbia trovato salvezza nelle mani del Maestro.
Il Maestro altro non è che un maledetto che, mosso a compassione per le sorti della bimba, decide di prenderla con sé e accudirla, cercando in tutti modi di non contaminarla con il suo tocco.
Girl from the other side 1: avere cura e amare aggirando i limiti
Proprio sull’accudire e l’amare, aggirando i limiti imposti da una condizione non voluta e non desiderata, verterà tutta la poetica del rapporto tra il Maestro e Shiva. Un rapporto di cura e attenzione reciproca basato sullo stare vicini volendo, ma non potendo sfiorarsi.
E in questo rapporto vedremo anche il dramma del Maestro, personaggio afflitto da più punti di vista, ma che fa del proteggere e non far soffrire Shiva la sua ancora morale.
Girl from the other side 1: Siùl a Rùn
Sarà il mio fiuto da antropologa, ma sicuramente non si può dire che questo manga non sia intriso di “nomi parlanti”.
Una delle prime cose che incuriosisce è il sottotitolo di Girl from the other side: Siùil a Rùn. Questo è il titolo in gaelico di una nota canzone irlandese, parte in inglese e parte in gaelico, che narra del lamento di una donna per il suo uomo imbarcatosi per la guerra.
“I wish I was on yonder hill
Testo di Siúil a Rúin © WARNER/CHAPPELL MUSIC LTD
‘tis there I’d sit and cry my fill,
And every tear would turn a mill,
Iss guh day thoo avorneen slawn.
Shule, shule, shule aroon,
Shule go succir agus, shule go kewn,
Shule go dheen durrus oggus aylig lume,
Iss guh day thoo avorneen slawn.
I’ll sell my rock, I’ll sell my reel,
I’ll sell my only spinning wheel,
To buy my love a sword of steel
Iss guh day thoo avorneen slawn”.
In italiano può essere tradotta come “vai, amore mio”, e per chi leggerà il manga sarà chiaro come il testo della canzone rispecchi i temi trattati: l’abbandono, la speranza che l’amato ritorni, il sacrificio.
Girl from the other side 1 come una fiaba a ruoli invertiti
All’Irlanda poi sembra rifarsi anche un po’ l’atmosfera fiabesca di tutto il racconto, anche se con i ruoli invertiti.
Il Maestro, presenza dall’aspetto demoniaco, non è il classico trickster tra il burlone e il malvagio del folklore irlandese, ma è un protettore paragonabile a una divinità focolare.
D’altra parte la bambina in questo caso non è vittima di un rapimento da parte di un folletto o una fata, ma è l’oggetto della protezione di uno di questi.
Girl from the other side 1 tra indizi e citazioni: il Maestro
Come accennato sopra, il manga è pieno di “nomi parlanti”, e nel primo volume di Girl from the other side sono due i nomi che echeggiano: il Maestro e Shiva.
Non posso saperlo con certezza, visto che per saperlo dovrei parlarne direttamente con l’autore (chissà… magari un giorno lo farò ahahah), ma io penso che il personaggio del Maestro sia un chiaro riferimento a Il Maestro e Margherita di Bulgakov.
Nell’opera dello scrittore russo troviamo il Diavolo arrivare nella Mosca sovietica pronto a generare scompiglio insieme ai suoi compagni di avventura demoniaci.
Per tutta l’opera Bulgakov, il cui intento è anche portare un velo amaramente satirico intorno alle istituzioni sovietiche, si lega alla massima molto cara a Goethe e il suo Faust:
“Io sono una parte di quella forza che eternamente vuole il Male ed eternamente opera il Bene”.
Mefistofele nel “Faust” di Goethe
Nel mondo assurdo vissuto da esseri umani miseri, infatti, il Diavolo vuole salvare l’ultimo anfratto di umanità. Il Maestro, scrittore intento nella stesura di un libro epocale, e Margherita, donna smarrita che vuole di più dall’universo, per l’appunto.
Girl from the other side 1 tra indizi e citazioni: Shiva
Dall’altra parte invece Shiva ha il nome di una divinità del pantheon induista molto importante: Shiva, membro della triade divina (trimurti) con Brahma e Vishnu.
Come signore del tempo presiede all’incessante dinamica creazione-annientamento-rigenerazione, il cui ritmo è scandito dalla sua danza cosmica. Oltre che come sommamente potente e come distruttore, è venerato anche come divino asceta.
Che sia un indizio per capire il ruolo di Shiva nel mondo del racconto? Sicuramente si, anche perché altre informazioni di contorno ci fanno capire come lei abbia le caratteristiche per diventare un momento di crisi nell’equilibrio tra maledetti e non.
Girl from the other side 1: l’opinione di infoNerd
Io sono stata davvero piacevolmente colpita da questa opera prima di Nagabe, la quale ha proprio le caratteristiche della fiaba insegnante.
La lettura del primo volume è carica di sentimenti forti, ancestrali, insieme alle figure simil-mitologiche che l’autore ha deciso di usare. Si tratta di un’opera che nel suo essere lineare in realtà è veramente solida e marcata come un macigno.
Tra poco arriverà anche Girl from the other side 2
E noi non vediamo l’ora di vedere il secondo volume uscire in Italia questo 30 marzo, perché è un bene che sia arrivato in Italia anche questo manga che, avvolto da un’apparenza ovattata, invece è profondo come un abisso.
In tutto questo poi l’autore si rivela uno sceneggiatore provetto in grado di regalarci attimi di pura paura, ansia, attesa o affetto; tutto questo accompagnando la narrazione con un disegno lontano dallo stile manga classico.
Le illustrazioni son curate nella loro semplicità (anche se ci sono dei picchi di complessità tecnica e creativa da non sottovalutare), una semplicità che accompagna in modo armonico invece la storia che è sempre più densa man mano che si va avanti.
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