Il 31 marzo 2022, scade lo stato d’emergenza che non verrà prorogato, secondo quanto annunciato dal presidente del Consiglio Mario Draghi: “La situazione epidemiologica è in forte miglioramento, grazie al successo della campagna vaccinale, e ci offre margini per rimuovere le restrizioni residue alla vita di cittadini e imprese”. Con la fine dello stato di emergenza verranno eliminate le ultime restrizioni. Ma l’attenzione è puntata sul Green pass: dal 31 marzo potrebbe in teoria decadere l’obbligo dove adesso è previsto. Ma più probabilmente verrà rimodulato in base all’andamento della pandemia.
Green Pass rimodulato dal 31 marzo
L’ipotesi è quella di stilare un percorso a tappe, prima di porre definitivamente fine all’obbligo. Ad esempio, il Green pass sul lavoro potrebbe essere esteso almeno fino al 15 giugno. La data del 15 giugno è stata scelta perché indica la fine dell’obbligo vaccinale per gli over 50, che resterà in vigore anche dopo la fine dello stato di emergenza
Draghi ha detto: “Metteremo gradualmente fine all’obbligo di utilizzo del certificato verde rafforzato, a partire dalle attività all’aperto – tra cui fiere, sport, feste e spettacoli. Continueremo a monitorare con attenzione la situazione pandemica, pronti a intervenire in caso di recrudescenze”
Si fanno sentire anche i politici favorevoli all’abolizione del Green pass da subito. “Il Green Pass è una misura inutile che non ha limitato in alcun modo il contagio, mentre ha danneggiato pesantemente il sistema economico. Basta tentennamenti e perdite di tempo: questo provvedimento va abolito immediatamente”, ha dichiarato la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni