È andata male, anzi malissimo, la trasferta italiana di Haas. La scuderia statunitense, arrivata a Monza per disputare una gara d’attacco cercando di piazzarsi nella zona punti, non è riuscita a mettere in pista performance positive relegando in fondo al convoglio i due piloti. Il Gran Premio d’Italia ha legiferato dei risultati estremamente nefasti: Kevin Magnussen è arrivato diciassettesimo, mentre Nico Hulkenberg si è dovuto accontentare di accodarsi al compagno di squadra finendo diciottesimo. Troppo poco, in modo inspiegabile.

Le parole dal box di Haas

(Credit foto – pagina Facebook MoneyGram Haas F1 Team)

È stata probabilmente la gara peggiore – ha dichiarato Kevin Magnussen al termine della gara corsa in Italia – non avevamo alcun ritmo, le gomme andavano a pezzi e non c’era equilibrio. Abbiamo una collina ripida da scalare. C’è davvero confusione perché nelle FP3 eravamo in P7, e in gara siamo stati i più lenti con un grande margine. Non c’era ritmo: dobbiamo invertire la rotta“.

La partenza è stata praticamente l’unica cosa positiva, ad essere onesti – ha spiegato Nico Hulkenberg, sulla stessa lunghezza d’onda del compagno di squadra – l’unico momento di divertimento dopo un lavoro molto duro. Non avevamo prestazioni, né equilibrio, né una buona gestione o durata degli pneumatici, quindi è stato un lavoro piuttosto duro. Francamente, questo fine settimana non eravamo affatto degni di punti. Penso che a Zandvoort abbiamo fatto dei progressi, ma sono stati in qualche modo nascosti dalle circostanze della gara, ma sento che il ritmo andava nella giusta direzione. Zandvoort è ad alta deportanza, Singapore è ad alta deportanza, quindi sento e spero che le cose torneranno alla normalità e potremo essere competitivi almeno a centrocampo“.

Non c’è molto da dire, se non che la macchina non è abbastanza veloce – la sentenza arrivata direttamente da Gunther Steiner, team principal di Haas. Si cerca sempre di fare del proprio meglio, ma la macchina non è performante e questo è il punto in cui si finisce quando non si può competere“.

(Credit foto – pagina Facebook MoneyGram Haas F1 Team)

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