Il regime bielorusso ha aperto un’indagine per “terrorismo” contro la leader dell’opposizione Svetlana Tikhanovskaya e altri dissidenti accusandoli di voler piazzare degli esplosivi e preparare attacchi incendiari a Minsk e in altre città. E’ stata costretta lasciare il Paese dopo aver sfidato alle presidenziali “l’ultimo dittatore d’Europa” Aleksandr Lukashenko, Tikhanovskaya. Recentemente era già stata accusata dalle autorità bielorusse di “crimini contro il funzionamento delle istituzioni, la pubblica sicurezza e lo Stato“.
La portavoce di Tikhanovskaya, Anna Krasulina, ha definito “assurde” le nuove accuse.
Alessia Scrima