Nella rubrica settimanale di passi di danza tratteremo del tango, uno dei balli più sensuali, che ha avuto origine a Buenos Aires agli inizi del Novecento, durante l”incontro” della cultura europea con quella locale.
I passi del tango
Il tango argentino è un ballo caratterizzato da alcuni elementi, quali l’improvvisazione, l’eleganza e la sensualità. I fondamenti base sono la camminata e l’abbraccio. Dato che si basa sul l’improvvisazione, non c’è un vero e proprio concetto di sequenze predefinite. Ciò non significa inventare i passi, ma soltanto avere la capacità di concatenarli in maniera diversa.
La Storia del Tango
Il tango è una danza di origine umile proveniente dagli immigranti costretti a lasciare le proprie case a Buenos Aires. Anche la musica rispecchia un’atmosfera triste e malinconica, di origine africana con i suoi ritmi musicali.
Tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900 sono stati due milioni di italiani che hanno migrato verso l’Argentina, portando le proprie danze tradizionali. Il tango ha dunque avuto origine da questa commistione di diverse culture. Inizialmente si ballava all’interno delle case, nei conventillos, nei peringundìn e nei bordelli. Ma in poco tempo questa danza viene scoperta anche dalla borghesia. Il passo ad essere ballato anche nei salotti è stato breve. In Europa il carattere sensuale ed energico del tango è stato apprezzato da molti, ma criticato di più. Per questo motivo è stato sin da subito considerato come osceno e immorale.
A tal proposito si narra che Papa Pio X aveva deciso di convocare una coppia di ballerini per stabilire egli stesso se fosse scandaloso. Nonostante le critiche il tango è riuscito a diffondersi in quasi tutti i salotti borghesi europei, tornando poi in Argentina dove è stato considerato dalla borghesia locale. In quest’occasione sono nati anche i locali predisposti per ballare questo tipo di danza, ovvero le Milonghe.
Sonia Faselli
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