Nella rubrica Passi di danza di questa settimana tratteremo della danza Hip Hop, che deriva dalla commistione di una serie di tradizioni e culture differenti.
L’origine della “danza da strada”
L’Hip Hop è uno stile di danza che proviene dalla contaminazione di diverse culture, che si diffonde a partire dagli anni Sessanta principalmente nel quartiere del Bronx di New York. Il suo stile è una commistione della cultura africana, della danza brasiliana e di alcune tecniche provenienti dalle arti marziali. L’Hip Hop è un danza nata nei quartieri americani dove i giovani si intrattenevano ballando su ritmi sfrenati.
Gli elementi dell’Hip Hop
La cultura che racchiude l’Hip Hop come stile musicale e di danza si suddivide tradizionalmente in due fasi: Old School e New School. L’Old School si sviluppa soprattutto a patire dagli anni Settanta e Ottanta. In questa fase si assiste all’evoluzione della cosiddetta breakdance. I ballerini di questo stile sono definiti breaker o street dancer, dato che si esibiscono per strada in passi liberi. La danza ha rappresentato un’alternativa alle risse tra bande che nascevano nei ghetti del Bronx. I movimenti di breakdance servivano infatti a spostare la rivalità tra i giovani che si scontravano su un campo meno violento.
La New School
La seconda fase dell’Hip Hop viene definita New School, e prende avvio a partire dagli anni Ottanta. A partire da questa fase, si sposta l’attenzione dalla sfida e dalla competizione al cosiddetto flavor. Questo termine indica l’atteggiamento con cui eseguono i movimenti, incentrati sulla qualità e lo stile. In questo modo vengono inclusi altri stili provenienti dalla West Coast, come il Locking e il Popping. La New School introduce quindi non solo uno stile di danza, ma un atteggiamento di vita che permette di distinguere i breaker dal resto del mondo.
Sonia Faseli