Musica

Mina: chi ha scritto i suoi grandi successi?

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Mina Anna Maria Mazzini, nome natale di Mina, è considerata una delle migliori cantanti italiane, naturalizzata svizzera, di tutti i tempi. Interprete di numerosi successi, è inevitabilmente stimata dal grande pubblico per il suo timbro caldo e personalissimo, che usa come strumento naturale, dotato sia di grande potenza e estensione vocale sia di salda tecnica e duttilità, che rende la sua voce inconfondibilmente riconoscibile.

Mina, i successi e i gli autori dei suoi iconici brani

Mina, con il suo timbro particolare, si è sempre contraddistinta per l’interpretazione di tantissimi successi.

“La tigre di Cremona” si è sempre distinta per doti interpretative e eclettismo, che l’hanno portata ad essere destinataria di diversificate proposte musicali, poiché ritenuta capace di portare al successo generi musicali spesso lontani tra loro. 

É così che diversi e famosi parolieri si sono mobilitati a ottenere una collaborazione con Mina, desiderando a tutti i costi che le loro parole venissero da lei cantate. Ma chi c’è, quindi, dietro ai testi dei suoi più grandi successi?

1. ‘Se telefonando’ (Maurizio Costanzo)

Fra i più grandi successi di Mina c’è Se telefonando; pubblicato nel maggio 1966 come estratto dall’album in studio Studio Uno 66, il celeberrimo brano è firmato dalla penna di Maurizio Costanzo, in collaborazione con il regista Ghigo De Chiara, e arrangiato e musicato dall’illustre Ennio Morricone.

Parliamo di una canzone immortale, che vanta diverse cover (Claudio Baglioni, Orietta Berti, Françoise Hardy, Nek e molti altri ancora)

Il testo, che appare interamente sotto l’assetto grammaticale di frasi ipotetiche, racconta la fine di un amore, ma più precisamente di una passione intensa e improvvisa che sfuma così velocemente da non permettere a nessuno una spiegazione dell’accaduto.

La canzone nasce come sigla di chiusura della prima edizione della trasmissione radiofonica Gran varietà, e originariamente presentava una versione testuale leggermente diversa, che la cantante e gli autori dovettero modificare. Come il conduttore di Canale 5 spiegherà più tardi in un’intervista, al momento della registrazione si resero conto che il verso «Poi nel buio la tua mano d’improvviso sulla mia» avrebbe potuto dare adito a doppi sensi; per non incappare, quindi, nella rigidissima censura di quel periodo, Costanzo risolse l’ambiguità della frase correggendo le concordanze al plurale «Poi nel buio le tue mani d’improvviso sulle mie».

2. ‘Mi sei scoppiato dentro al cuore’ (Lina Wertmüller)

Fu presentato dal vivo per la prima volta da Mina a Studio uno nella puntata dell’11 giugno 1966 e subito inserita nell’LP Studio Uno 66. Si tratta di un brano in continuo crescendo, che comunica dritto al cuore una storia d’amore appena nata: un sentimento visto dal punto di vista della ragazza, che racconta le emozioni di un vero e proprio colpo di fulmine e delle sensazioni da lei provate per la prima volta, innamoratasi istantaneamente di un uomo che le ha fatto “scoppiare il cuore”. 

Dietro la musica si cela Bruno Canfora, mentre dietro il testo troviamo la grandissima regista e sceneggiatrice Lina Wetmüller, all’epoca autrice della trasmissione televisiva Studio uno. 

La sua notorietà è dovuta anche al grande successo e riconoscimento che ebbe fuori dall’Italia quando venne candidata a tre Premi Oscar nella 49esima edizione del 1977 (migliore regia, miglior film straniero, migliore sceneggiatura) per la pellicola ‘Pasqualino Settebellezze’. La ricordiamo, però, soprattutto per essere stata la prima donna in assoluto a ricevere una candidatura agli Oscar come ‘miglior regia’; dopo di lei solo 6 donne raggiungeranno lo stesso traguardo. 

3. ‘Ancora ancora ancora’ (Cristiano Malgioglio)

Nel 1978, Mina sceglie all’ultimo momento questo nuovo testo provocatorio di Cristiano Malgioglio, come sigla finale del programma televisivo ‘Mille e una luce‘. 

Più tardi l’autore ha raccontato le varie vicissitudini che si sono susseguite prima che la cantante portasse il brano alla ribalta, spiegando anche la motivazione dietro il titolo.

“Avevo scritto un testo per Mina. Doveva cantarlo alla ‘Bussola’. Ma quella canzone non le piaceva: mi disse che aveva poco sex appeal […] Mi ero lasciato da poco con un mio fidanzato. Ero abbastanza triste in quei giorni, ma decisi di rimettermi a scrivere. Tornai a casa per scrivere un altro testo e squillò il telefono per decine di volte; alla fine risposi. Era lui: il mio fidanzato che mi aveva lasciato pochi giorni prima. Mi disse: “Mi ami?”. Io risposi: “Si!”. E lui: “Dimmelo ancora, ancora, ancora.”. Mollai la cornetta e in due minuti scrissi quel brano.”

Tuttavia, così come era già accaduto perL’importante è finire‘, altro brano autografato da Malgioglio, la canzone finisce nel mirino della censura. Questa volta si tratta di un caso curioso perché ad essere censurato non fu tanto il testo di Malgioglio, quanto l’esibizione giudicata eccessivamente sensuale, per la quale erano previste seducenti inquadrature ravvicinate della bocca della cantante. Le successive messe in onda subirono inevitabilmente una modifica radicale, le quali vedranno il resista costretto a restringere l’inquadratura e a spezzare la performance con discutibili effetti multi screen.

L’epurazione visiva ebbe la sua rivincita 32 anni dopo durante la trasmissione Minissima 2010, in cui venne trasmessa la versione originale. 

4. ‘Anche un uomo’ (Mike Bongiorno)

Un altro dei più grandi successi di Mina del 1979, che vede comparire tra gli autori anche il nome del celebre presentatore. Fu utilizzata come sigla di chiusura della trasmissione televisiva ‘Lascia o raddoppia’, realizzata per i 25 anni della RAI, e presentata dallo stesso Mike Bongiorno

È il racconto di una donna tradita che, dall’alto della sua delusione e rassegnazione, si rivolge all’amante del suo uomo, la quale, per vendetta del suo personale rancore, invita a usare gli uomini. L’obiettivo è quello  di ritrarre l’uomo nel suo aspetto più basso e superficiale: Mina espone, così, il suo pessimismo nei confronti degli uomini, mostrandone la convenzionalità dei sentimenti e la mediocrità, la scarsa profondità d’animo e la loro incapacità di dedicarsi anima e corpo ad una sola donna, a meno che “al mondo non gli resti solo lei”.

5. ‘Insieme’ (Lucio Battisti e Mogol)

Si tratta della prima collaborazione di Mina, l’ultimo dei successi da citare, che vede la firma della ditta Battisti-Mogol, a cui seguiranno tanti altri capolavori musicali.

La coppia artistica la compose pensando a Mina e, in occasione del suo trentesimo compleanno (il 25 marzo del 1970),le propose questo pezzo insieme a ‘Fiori rosa fiori di pesco’. Reduce dal successo di ‘Bugiardo’, la cantante, ascoltato per la prima volta il brano, espresse tutti i suoi dubbi a Battisti sulla validità del pezzo nonostante fosse stata composta apposta per la sua voce, e dapprima preferì ‘Fiori rosa fiori di pesco’, che però vide immediatamente una risposta negativa da parte del cantante che, invece, considerandola più nelle sue corde, la volle tenere per sé.

“Sono nata ieri nei pensieri tuoi eppure adesso siamo insieme”: questo il messaggio del testo, che racconta la storia di un innamoramento ineluttabile, al punto che a due persone può bastare un solo giorno per capire che vorranno rappresentare una vita insieme.

Francesca D’Oriano

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