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Quand’è il momento migliore per parlare di sesso ai figli?

Da tempi immemori, tutti i bambini, sin da piccoli, si sono domandati almeno una volta come fossero venuti al mondo; per molti, purtroppo, le risposte ricevute non sono state esaustive e, per rimediare alla mancanza di informazioni adeguate, hanno dovuto cercare le risposte da sé.
Purtroppo questa realtà non appartiene solo alle generazioni passate: a malincuore va detto che ancora oggi il sesso è un vero e proprio tabù in molte famiglie.

Si tratta di un grave errore di valutazione, commesso sicuramente in buona fede da tutti quei genitori che, per imbarazzo o mancanza di informazioni necessarie (sì, può succedere di non saper rispondere a ogni domanda: è umano), evitano del tutto di trattare l’argomento sessualità.

Così, in alcune famiglie anela questo “segreto di pulcinella” che non mette nessuno a proprio agio, né figli né genitori, anzi crea disarmonia all’interno del nucleo familiare. Ecco perché parlare ai propri figli di cosa è il sesso e delle sue sfaccettature è fondamentale!

Quando iniziare a parlare di sessualità ai bambini: c’è un’età giusta?

Questa è una domanda che, se si è genitori, è impossibile non porsi. Ebbene, la risposta data da molti specialisti e psicologi potrebbe sorprendere. Si può e si dovrebbe iniziare a parlare di sessualità ai bambini intorno ai 3/5 anni.

A quest’età, infatti, i bambini sono nella loro fase di conoscenza e curiosità verso il mondo, le domande che si pongono più di frequente iniziano con un come o un perché, sono curiosi e “avidi” di sapere come funziona il mondo – e in particolare il loro corpo – e perché sono esteticamente diversi dai compagni o dalle compagne.

Si chiedono cosa voglia dire essere un maschietto e cosa una femminuccia, e si commette un errore nel pensare che, se i bambini pongono determinate domande ai genitori a quest’età, siano precoci: in realtà è del tutto naturale e fisiologico.

Come parlare di sesso e della propria sessualità: instaurare un dialogo con i figli andando per gradi

Il consiglio più importante che si dovrebbe sempre tenere a mente, specialmente quando si tratta di bambini e adolescenti, qualsiasi sia l’argomento in questione, è il dialogo. Genitori che instaurano un dialogo con i figli sin da piccoli proveranno meno imbarazzo a toccare argomenti come il sesso.

Altra regola importante è quella di andare per gradi, a 4 anni non si potrà parlare con il proprio bambino come quando ne avrà 14, dunque è bene imparare quale sia la terminologia adatta ad ogni età. Ecco degli esempi più specifici:

  • Tra i due e i cinque anni: in questa fase, in cui i bambini stanno scoprendo come è fatto il loro corpo e come mai c’è una differenza estetica da quello dei loro genitori o tra coetanei di sesso opposto, è bene spiegare loro ciò che vogliono sapere con un linguaggio idoneo. Si può dire che la mamma e il papà si vogliono molto bene, per questo il semino che è nel papà incontra un “buchino” della mamma e così si crea un ovetto nella pancia della mamma da cui mesi dopo nascerà un bambino.
  • Tra i sei e gli otto anni: in questa fase, si può aggiungere qualche dettaglio in più e spiegare che il papà lascia il semino nella mamma quando avviene un contatto tra il suo “pisellino” e la “patatina” della mamma.
  • Dai nove ai dieci anni: Da qui ed anche prima, se lo si ritiene appropriato, è importante sostituire i termini come “pisellino”, “patatina”, semino, ovetto ecc… con i loro veri nomi quali pene, vagina, spermatozoo e utero. Sempre in questa fase, è importante iniziare a spiegare ai bambini cosa sia l’amore, la libidine, il sentimento in generale come la rabbia o la gelosia e la differenza tra amore e amicizia.
  • Tra dieci e dodici anni: in questa fase inizia generalmente la pre-pubertà, fase in cui i bambini provano sensazioni nuove come l’inizio del piacere o attrazione erotica verso l’altro senza capirne bene la differenza. In questo momento, è bene dare più informazioni ai propri figli sui cambiamenti che subirà il loro corpo e perché, su cosa accade alle bambine, cosa siano le mestruazioni e cos’è invece l’eiaculazione dell’uomo. A quest’età, inoltre, si dovrebbe intavolare anche l’argomento prevenzione e protezione durante i rapporti amorosi e sul concetto del rispetto totale dell’altra persona.
  • Verso i quattordici o quindici anni: Avendo precedentemente creato un buon dialogo con i propri figli in ambito sessuale, si può spiegare loro con maggiori dettagli cosa avviene durante un rapporto sessuale, incoraggiandoli a non commettere scelte affrettate, a riflettere sempre prima di agire e rispettare in ogni caso i desideri o le paure dei futuri fidanzatine o fidanzatini.
    A quest’età, è bene anche parlare della prima volta, delle aspettative da non avere, delle precauzioni da prendere e soprattutto di come sia differente quest’esperienza per un ragazzo e per una ragazza. A quest’età, è anche doveroso far capire ai giovani che, se vogliono, possono rivolgersi a ginecologi o, nel caso non volessero coinvolgere i genitori, esistono consultori gratuiti cui rivolgersi.

Mostrare ai figli di cosa si parla: strumenti che possono aiutare a vedere e non solo a immaginare

Quando si spiega ai bambini o agli adolescenti come funzionano il sesso e, in particolare, i rapporti sessuali, è importante valutare non solo i termini che si usano ma anche che nella loro mente si creino immagini “corrette”. In questo caso, oggi, ci sono molti libri che possono aiutare i genitori a far capire nel modo più appropriato all’età del bambino come sono il corpo maschile e femminile, e come praticamente avviene la loro unione.

Sessualità e le sue forme: cosa sono i sex toys e quanti tipi di sesso esistono e soprattutto come proteggersi?

Quando si parla di sesso ai figli, spesso non si parla solo di sesso “tradizionale”, ovvero di rapporti tra uomo e donna in cui avviene la penetrazione vaginale. Eppure questo non è il solo tipo di sesso che esiste. È bene parlare, con delicatezza, di pratiche che possono far parte della vita sessuale come la fellatio o il cunningulis e spiegare che è bene proteggersi anche durante tali preliminari per via delle malattie sessualmente trasmissibili. Inoltre, è bene spiegare cosa sia il sesso anale, poiché molti adolescenti, nonostante lo pratichino, credono che, non potendo la donna rimanere incinta, non si corra alcun tipo di pericolo.

Non potrebbe esserci cosa più sbagliata: infatti, è importante spiegare ai ragazzi che attraverso il sesso, qualsiasi tipo di sesso, si possono contrarre malattie anche gravi e che l’unico vero metodo sicuro di protezione rimane il preservativo.

Infine, un altro argomento da non sottovalutare è quello dell’uso di giocattoli erotici per la stimolazione reciproca, oggi conosciuti come sex toys, che si possono acquistare online o nei negozi, il cui uso non dovrebbe essere affatto un tabù. Guide sulle tipologie, su quelli più adatti ai giovani, sull’utilizzo e sull’igiene, si trovano sul blog di fantasiepiccanti.

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