Una bella storia d’amore quella vissuta da Valentino Rossi e la Yamaha che hanno scritto, insieme, delle pagine indelebili della MotoGP grazie a successi su successi. Il Dottore è rimasto legatissimo al team di Iwata (e come potrebbe essere diversamente?), ma attualmente è in affari con Ducati in virtù di un accordo sempre più solido per il suo VR46 Racing Team che potrà disporre, nel 2025, di una moto ufficiale. Durante una delle sue ultime interviste, però, l’italiano ha parlato del suo passato raccontando il momento esatto del cambio di rotta, nei suoi confronti, della squadra nipponica.

Le parole di Valentino Rossi su Yamaha: “Nel 2004 mi ascoltavano in tutto, dieci anni dopo era caduto da cavallo…”

(Credit foto – MOW)

È incomprensibile come due case che hanno dominato per decenni e che sono sempre state grandi protagoniste della categoria versino ora in queste condizioni. Luigi Dall’Igna ha messo l’asticella molto in alto, in Giappone hanno dormito e ora non sarà facile recuperare – le dichiarazioni di Valentino Rossi, leggenda della MotoGP grazie ai numerosi titoli vinti in carriera, ai microfoni de L’Equipe –. Sono arrivato in Yamaha nel momento giusto, ero il pezzo del puzzle che gli mancava. Masao Furusawa era una genio e aveva appeno preso le redini del reparto corse. Avevamo risorse illimitate, quando chiedevo un po’ più di coppia in accelerazione due settimane dopo avevo tre motori nuovi da testare. Nel 2004 i giapponesi mi ascoltavano religiosamente, avevano una fiducia totale in me. Dieci anni dopo non era più così, mi dicevano di pensare a guidare in qualità di pilota e gli ingegneri erano loro e sapevano cosa fare“.

(Credit foto – MotoGP)

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