“Siamo alla degenerazione del sistema ed è per questo che il MSs non farà sentire la sua voce sui canali del servizio pubblico”, è stata questa la posizione netta presa da Giuseppe Conte a seguito delle nomine Rai che non hanno coinvolto nessuno dei componenti del partito dell’ex presidente del consiglio. Decisione che ha provocato una reazione negli altri partiti, a cominciare da Matteo Renzi che dichiara “Conte ha detto che i 5 stelle non andranno più in Rai? Aumenterà lo share dei programmi Rai”.
La dichiarazione di Conte
In una dichiarazione alla stampa, come riportato da Ansa, il leader dei 5 stelle ha commentato l’operato dell’amministratore delegato di Rai Carlo Fuortes criticando la decisione di scartare il M5s dalle nomine Rai:“Fuortes aveva il potere di scegliere e ha scelto di sottrarsi al confronto istituzionale. […] Ha scelto la vecchia logica delle istanze dei partiti politici, scegliendo però di escludere il partito di maggioranza relativa, quello che rappresenta 11 milioni di elettori”.
Inoltre, ha ricordato anche la metodologia usata per la nomina dei nuovi direttori di testata precisando che, l’ad aveva sia l’incontro richiesto precedentemente dai consiglieri di amministrazione Rai, sia la convocazione programmata davanti alla Commissione di Vigilanza Rai. Attacca i vertici Rai per aver eliminato “qualsiasi parvenza di pluralismo” che ha portato così a una “totale degenerazione del sistema”.
Conte continua, parlando di lottizzazione: “Come M5s ci chiediamo che ruolo ha avuto il governo in tutto questo. Questa si chiama lottizzazione”, prosegue poi sostenendo che, appunto, il suo partito è sempre stato contro alle regole che guidano da tempo il servizio pubblico, così da provare a denunciare il sistema più volte e a battersi per un suo possibile cambiamento. I 5 stelle sono però privi dei numeri necessari per poterlo effettivamente modificare, ma “un nostro disegno di legge è stato incardinato in Commissione di Senato, per intervenire sulla governance della Rai e liberarla dall’influenza della politica”.
Risulta molto chiara la posizione dell’ex presidente del Consiglio che non vuole far passare in silenzio questa esclusione del suo partito tanto da dichiarare apertamente che i 5 stelle rifiutano di presentarsi nuovamente in Rai: “Vorrà dire che da questo momento continueremo le nostre battaglie facendo appello diretto ai cittadini italiani”.
I commenti degli altri partiti
Non si è fatta attendere la risposta degli altri partiti che hanno reagito in modo duro alle dichiarazioni di Conte.
“La posizione grillina sulla Rai dimostra che non c’è bisogno di piani segreti per distruggere i Cinque Stelle: basta lasciar fare a Giuseppe Conte”, è la replica di Renzi del partito Italia Viva.
Su Twitter commenta il senatore del Pd Andrea Marcucci: “Resta una buona norma per la politica non commentare le nomine dei direttori dei Tg Rai. Vale anche per Giuseppe Conte. Monica Maggioni e Simona Sala sono delle grandi professioniste, questo dovrebbe garantire tutti”.
Sempre su Twitter ha commentato anche Carlo Calenda, leader di Azione “I 5 stelle […] hanno iniziato dando dei ladri a tutti e appena toccato il potere sono diventati dei lottizzatori seriali. Non esistono più. Basta rendersene conto e non continuare a dargli corda”.
Ma risposte sono arrivate anche dai membri della Commissione di Vigilanza Rai come Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia: “Nostalgici delle nomine lottizzatorie, quelle sì, che avevano fatto quando Conte immeritatamente stava a Palazzo Chigi i Grillini strepitano sulle vicende della Rai. Quello che dicono Conte e company è ridicolo e patetico al tempo stesso. Hanno imposto, quando hanno avuto maggiore potere, scelte sbagliate sia nel campo del servizio pubblico radiotelevisivo che in altri settori. Dovranno rendere conto e ragione di tante loro malefatte e adesso si mettono a piagnucolare. Le parole di Conte sono irricevibili. Se poi non andranno più davvero in TV, ma vedremo se manterranno questo impegno, l’audience non potrà che trarne effetti benefici. Conte ha perso una ulteriore occasione per tacere”.
Una dichiarazione arriva anche da Bruno Vespa che con l’ANSA commenta che gli dispiacerebbe perdere un elemento di arricchimento come i 5 stelle nella sua trasmissione.
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