Owen Hart nacque il 7 maggio 1965 in una famiglia in cui il wrestling fa parte del DNA. Figlio di Stu e fratello minore del leggendario Bret, mostrò subito la sua vocazione per la disciplina iniziando a praticarla sin dal liceo. Nel 1987 firmò con la New Japan Pro Wrestling e solo un anno dopo fu assunto dalla WWF.
Owen Hart diventa Blue Blazer
Nella federazione di Stamford restò per poco tempo. La scelta della WWF di fargli assumere la gimmick del supereroe mascherato Blue Blazer, senza sfruttare negli show il suo legame con Bret, si rivelò fallimentare. Owen Hart lasciò quindi la federazione per lottare nei circuiti indipendenti.
Il ritorno in WWF
Dopo una negoziazione fallita con la WCW per motivi familiari, Owen Hart tornò in WWF. Stavolta la dirigenza decise di utilizzarlo con il suo vero nome e gli affiancò il cognato Neidhart. Mentre la sua carriera sembrava iniziare a decollare, Neidhart abbandonò la federazione e Owen si ritrovò al punto di partenza.
Owen Hart sfida Bret
Il successo però arrivò poco dopo, quando ebbe inizio il feud con il celebre fratello Bret. La rivalità iniziò a causa di un’incidente nel ring: i due fratelli si scontrarono casualmente e questo causò l’eliminazione del fratello minore. A fine match Bret e Owen Hart si confrontarono duramente e solo l’intervento del padre Stu evitò lo scontro fisico. Ma Owen, stanco di vivere nella gigantesca ombra del fratello, decise di copiare il ring attire di Bret per provocarlo. Il guanto di sfida era ormai stato lanciato ma il più grande della famiglia rifiutò.
Il re degli Hart
I due fratelli riuscirono a riconciliarsi e combattendo in coppia riuscirono a vincere le cinture. Ma la sconfitta successiva, a causa di Bret che non aveva dato il cambio in tempo, causò l’ira di Owen Hart al punto che lo scontro fisico divenne inevitabile. A Wrestelmania X si affrontarono uno contro uno e fu proprio il fratello minore a vincere. Ma la sua gioia ebbe vita breve, Bret divenne subito campione del mondo e Owen fu costretto ad assistere alla sua celebrazione con tutta la famiglia in festa. Crebbe così la gelosia. Owen Hart vinse il prestigioso King of the Ring e si autoproclamò “re degli Hart”. Impiegò ogni sua energia nel far perdere il titolo a Bret e nell’impedirgli di riconquistarlo. Il feud tra i due si concluse con la sorprendente vittoria di Owen (1995).
Owen nel periodo dello screwjob di Montreal
Nel 1997 rifondò la Hart Foundation e con l’aiuto dei suoi compagni ottenne il primo titolo nella categoria singolo in WWF diventando Intercontinental Champion. Quest’anno però fu disastroso per la famiglia, fu in questo periodo infatti che avvenne lo screwjob di Montreal e tutti gli Hart abbandonarono la WWF. Tutti tranne Owen, a cui la dirigenza si rifiutò di rescindere il contratto, rendendolo l’unico membro della famiglia ancora in federazione. Qui il destino si rivelò crudele, se fosse andato via probabilmente questa storia non avrebbe un finale tanto tragico.
Il 23 maggio 1999
La dirigenza decise di renderlo nuovamente Blue Blazer, solo che questa volta il personaggio doveva essere un supereroe fallito in chiave comica. Il 23 maggio 1999 Owen Hart avrebbe dovuto calarsi dal tetto dell’arena ma la corda non resse il peso e Owen precipitò da 24 metri d’altezza. Ogni tentativo di soccorso si rivelò inutile: Owen Hart morì prima di raggiungere l’ospedale a soli 34 anni. La colpa dell’incidente fu attribuita a Vince MacMahon, colui che aveva ideato l’entrata per imitare quanto fatto da Sting in WCW. Questa tragedia ha lasciato un vuoto nel cuore di ogni membro della famiglia Hart: Bret stesso dichiarò che avrebbe voluto essere nell’arena quel giorno per impedire al fratellino di acconsentire a un’entrata così pericolosa. La famiglia Hart ha impedito alla federazione di Stamford, ritenuta colpevole, di introdurre Owen nella Hall of Fame.
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