“Palm Springs”: commedia esistenziale romantica e ironica di Max Barbakow con la formula del Groundhog Day – RomaFF15

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Di Redazione Metropolitan

Palm Springs, film originale Hulu, di Max Barbakow è stato presentato alla quindicesima edizione della Festa del Cinema di Roma nella sezione “Tutti ne Parlano”. Il primo lungometraggio di finzione del regista e scrittore californiano arriva alla Festa dopo un sorprendente esordio negli Stati Uniti, forte del successo di critica e pubblico raccolto in occasione del Sundance Film Festival.

Lo spensierato Nyles e la riluttante damigella d’onore Sarah si incontrano per caso a un matrimonio a Palm Springs. Per entrambi le cose si complicano quando non riescono in alcun modo a scappare dal ricevimento, da sé stessi, e soprattutto l’uno dall’altra, bloccati in un loop temporale tra amore, disillusione e confusione.

Cristin Milioti e Andy Samberg a Palm Springs. Chris Willard / Sundance Institute
Cristin Milioti e Andy Samberg a Palm Springs. Chris Willard / Sundance Institute

“Palm Springs”: Vivi come se non ci fosse un domani

Una delle punte di diamante del film, oltre a una regia dinamica ed essenziale e una fotografia perfetta, sono le prove attoriali di Andy Samberg e Cristin Milioti nei panni di Nyles e Sarah. Samberg è diventato famoso come star del “Saturday Night Live” contribuendo alla spinta della commedia nell’era digitale, mentre Milioti si è confermata sul piccolo schermo con la sitcom “How I Met Your Mother”.

In “Palm Springs” la coppia si fonde emanando un malessere generazionale unico cui tirarsi indietro è impossibile, divertente commedia romantica e storia ossessionata dall’idea che siamo segretamente tentati da un mondo in cui nulla conta davvero solo per allontanarci dalle responsabilità della vita. Nessuno conferma che le cose andranno meglio se affrontiamo ciò da cui stiamo scappando, ma quasi sicuramente sarà molto più facile convivere con noi stessi, non importa quanto siamo stanchi.

Palm Springs, Vivi come se non ci fosse un domani- Trailer

La formula del Groundhog Day nei film

I film a ciclo temporale rimangono bloccati in un loop infinito, attraversando inflessioni della stessa morale. Un esempio viene da “Edge of Tomorrow, Live. Die. Repeat”, di Doug Liman del 2014, che tenta una spiegazione razionale e fisica al rimbalzo del tempo come quando il magico sangue alieno dà al futuro soldato Tom Cruise la possibilità di tornare indietro e rivivere un incontro con il suo rivale, come se fosse intrappolato sempre allo stesso livello di un videogioco complicato.

La sceneggiatura abilmente elaborata concepisce una modalità alternativa, il time-bouncing viene dal fallimento di Cruise e non dalla mano invisibile del destino, concentrandosi su come gradualmente incarniamo i ruoli che ci vengono imposti. Lo stesso accade nel film, più attuale che mai, “Groundhog day” di Harold Ramis con Bill Murray e Andie MacDowell, quando, un giorno il protagonista Phil deve recarsi controvoglia nella piccola città di Punxsutawney, in Pennsylvania, per fare un reportage sulla tradizionale ricorrenza del Giorno della marmotta (festa celebrata negli Stati Uniti e in Canada il 2 febbraio) dove ha la sensazione che ogni giorno della propria vita sia uguale al precedente, dettato dagli stessi ritmi, percorsi, incontri e faccende.

“Palm Springs”: Il problema del loop infinito

Dal Giorno della Marmotta al giorno del matrimonio. Commedia arguta dalla creatività slapstick tutta contemporanea, “Palm Springs” riesce ad aggiornare un meccanismo narrativo di per sé bizzarro ma che ormai vanta una certa tradizione cinematografica: quello del time loop, l’anello temporale che intrappola i personaggi in un’eterna ripetizione dello stesso risveglio.

Nella sua apparente banalità, anche il finale del film esprime una verità, e cioè che la dedizione, la cura, la passione e l’amore, se non sono in grado di cambiare le cose, possono quantomeno renderle accettabili. Parabola dark sul fascino pericoloso del nichilismo che parla a un pubblico, e in particolare a una generazione, che ha visto la propria vita fermarsi e si è trovata intrappolata in una routine fatta di puro “ennui”, un film rivelazione dell’anno con una freschezza adatta per rivolgersi all’oggi come al domani.

Giuliana Aglio

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