Patch Adams: la terapia del sorriso

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Di Martina Puzone

Settantasette anni fa, il 28 maggio del 1945, nasceva Hunter Doherty ‘Patch‘ Adams, a Washinton. Viene considerato il padre della Clown-terapia: un approccio olistico ai pazienti negli ospedali che da anni, ormai, ispira i clown in corsia di tutto il mondo. Ha rivoluzionato l’approccio classico alla medicina tradizionale.

Patch Adams: la rivoluzione tra le corsie

Adams parte da una considerazione: ridere è contagioso, prima di poter curare la malattia bisogna che il paziente stia bene, perché le persone con una mente forte guariscono più velocemente. Affermava che la salute si basa sulla felicità. Non autorizzato, si introduceva tra le corsie a partire già dal primo anno di università, mentre l’accesso agli studenti veniva consentito a partire dal terzo anno, ma lui voleva stare accanto ai malati terminali e ai bambini in gravi condizioni di salute.

Gli anni di studio sono stati difficili per il medico in quanto l’ambiente accademico non comprendeva e non accettava i suoi metodi rivoluzionari. Le sue irruzioni erano autentiche performance comiche e originali, a punto tale che fu accusato più volte per la sua allegria e fu espulso. Alla commissione che doveva giudicare il suo caso, Patch pronunciò delle parole che sarebbero divenute il cardine della sua missione: “E Dio mi sia testimone, comunque decidiate oggi, signori, guarderò ancora con fiducia il mio scopo: diventare il miglior medico che il mondo abbia mai visto”.

La “ricetta” Adams

Patch parte dalle considerazione di Ippocrate, ritenuto padre della medicina, e da William Osler, uno scrittore, educatore e medico. Secondo il medico la risata è il più potente antidoto, aumenta la secrezione di sostanze chimiche naturali (catecolamine ed endorfine) che permettono ai pazienti di sentirsi in forma. Ridere diminuisce anche la secrezione di cortisolo e il tasso di sedimentazione, è utile all’ossigenazione del sangue, contrasta l’aria residua nei polmoni.

Altri effetti positivi della risoterapia sono la pressione del sangue che aumenta, il rilassarsi delle arterie che causano la diminuzione delle pulsazioni e della pressione. Quindi, la “ricetta” Adams è basata su una combinazione di umorismo e divertimento.

La sua missione post laurea

Dopo aver conseguito gli studi in medicina, con grande spirito di volontà mette in pratica le sue teorie mediche alternative trasformando casa sua in una clinica. Viene aiutato da un gruppo di volontari con i quali cura quindicimila malati in dieci anni. Successivamente costruisce una vera a propria clinica nel North Carolina che, vista dall’alto, per Patch la forma doveva riprodurre la sagoma di un clown. Viene inaugurato allora il “Gesundheit! Institute” (dal tedesco vuol dire salute).

Patch Adams: il film

Un film del 1998 diretto da Tom Shadyac nel quale il protagonista, il dottor Adams, viene interpretato dal grande e defunto attore Robin Williams. Quest’ultimo ha dato molta autenticità al personaggio e nel film sono riportati gli eventi che il dottore ha realmente vissuto, seppur siano concentrati quasi tutti durante gli anni universitari.

La sostanza non cambia, Patch ha fatto tutte le cose che possiamo guardare nel noto film che, tra l’altro, si basa su dei principi con i quali non possiamo che essere d’accordo: i pazienti, i malati che si trovano nelle corsie ospedaliere, sono prima di tutto delle persone e il lavoro di un medico non può limitarsi ad operazioni, visite, medicine e diagnosi; il medico ha prima di tutto il compito di trasmettere umanità, empatia, emanare fiducia e senso di responsabilità, ma soprattutto gioia.

Martina Puzone