Non è il classico outfit da ufficio sicuramente, né il fit casual che si indossa per andare a comprare il latte al supermercato. Una delle cantanti più virali del momento ci insegna però che può essere la perfetta inspo per dare quel tocco in più alle serate speciali. Stiamo parlando della mitica Sabrina Carpenter e i suoi babydoll, una scelta di stile molto ben ponderata in realtà. Questo perché l’abbinamento a questo particolare tipo di abitino le permette di slanciare il più possibile le gambe (per chi non lo sapesse, Sabrina è alta circa un metro e 52 centimetri9. Ed è un’inspo interessante, soprattutto ora che si avvicina l’inverno ed è possibile abbinarlo a stivali, ma anche mary-jane (che si stanno preparando a essere le scarpe della stagione). Abbinabile a tantissimi tipi di collant, insomma: un capo mille personalità.

Sabrina Carpenter e i babydoll: sono così scomodi nella vita di tutti i giorni?

All’opening del suo Short ‘n’ Sweet Tour, Sabrina ci ha letteralmente deliziati con un fit di Victoria’s Secret adorabile. Un babydoll rosa, tempestato di cristalli (fonti dicono attaccati a mano), corredato di giarrettiere abbinate e un leggerissimo coprispalle, sempre rosa. Ma che cos’è un babydoll? Si tratta di un capo, in realtà di lingerie, molto ampio e leggero, ma soprattutto cortissimo. Sabrina è solita abbinare questo capo a body o bralette dello stesso colore. Ma quando si tratta di abitini veri e propri, diventano per lei un vero e proprio capo di abbigliamento.

E non è ovviamente la prima volta che la cantante indossa questo tipo di outfit. Il 3 agosto, per la festa di compleanno di Charli XCX, la cantante ha indossato un babydoll rosa. Non era uno qualunque: si trattava di un vero e proprio pezzo da collezione, un abitino vintage di Victoria’s Secret, probabilmente degli anni ’90. Anche in occasione di un’esibizione in tv, ha indossato un iconico abitino rosso. Solitamente abbinato alla sua voluminosa chioma, è facilmente abbinabile a collant e scarpe con tacco basso; ma anche con stivali più o meno alti.

Marianna Soru

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