Il generale russo Sergei Surovikin è stato arrestato. Lo ha fatto sapere il Moscow Times, citando due fonti vicine al ministero della Difesa russo. Surovikin, uno dei più importanti generali russi, l’ex comandante in capo delle operazioni in Ucraina, sarebbe stato al corrente dei piani di ammutinamento di Yevgeny Prigozhin, e ancora non è chiaro se vi fosse coinvolto. E’ quanto affermano “responsabili Usa” non identificati citati dal New York Times, mentre a Mosca si è ancora ben lontani dall’aver fatto piena chiarezza su quanto avvenuto lo scorso fine settimana, sul livello delle responsabilità e sulle dimensioni dello scontro di potere.
Il Cremlino ha liquidato tali voci come semplici “speculazioni”. Ma a gettare benzina sul fuoco è un’inchiesta pubblicata dal sito Dossier Center dell’oligarca Mikhail Khodorkovsky, nemico di Putin, secondo il quale Surovikin sarebbe, come altri 30 generali, membro onorario della compagnia privata Wagner di Prigozhin fin dal 2017. A lui, affermano gli autori dell’inchiesta, sarebbe stato assegnato un badge personale con il numero M-3744.
L’AdnKronos rivela alcune parole della fonte: «Non commentiamo queste informazioni neanche attraverso i nostri canali interni». Secondo il blogger militare, Vladimir Romanov Surovikin – noto anche come il “generale Armaggedon” per la sua spietatezza o “il macellaio di Aleppo’” per il ruolo avuto nella repressione dell’opposizione siriana – sarebbe detenuto nella prigione Lefortovo di Mosca. Alexei Venediktov, capo redattore della radio Ekho Moskvy radio station, ha scritto su Telegram che la famiglia non ha contatti da tre giorni con il generale – per tre mesi, da ottobre a gennaio scorso, a capo dell’operazione militare speciale in Ucraina, prima di essere sostituito dal capo di Stato maggiore Valery Gerasimov – e che le sue guardie non rispondono.
Secondo le fonti americane è difficile pensare che Prigozhin avrebbe lanciato la sua sfida al potere, con la conquista della città di Rostov sul Don e poi con una marcia di centinaia di chilometri verso Mosca, se non avesse pensato di poter contare sull’appoggio di alte sfere militari. E ora Putin starebbe valutando se Surovikin sia coinvolto e come eventualmente reagire. Sempre da sabato non si sono più visti nemmeno il capo di Stato maggiore Valery Gerasimov, ed è sparito dai canali Telegram l’ex presidente Dmitry Medvedev, che normalmente posta commenti ogni giorno. Intanto i media russi riferiscono di un incontro avvenuto ieri tra Putin e il comandante ceceno Ramzan Kadyrov, che sabato aveva manifestato la sua incrollabile fedeltà al presidente dicendosi pronto a “schiacciare” i rivoltosi con le sue forze speciali Akhmat.