Dopo il rischio di scomparire, a due anni di distanza dal rilascio ufficiale “The Elder Scrolls: Legends” vive e cresce. Ecco una breve presentazione.

TES Legends. Togliete l’elemento “eroi” di Hearthstone, ma tenete il meccanismo di base del gioco, aggiungete alcuni ricordi di Magic, e potreste avere un gioco che non è né carne né pesce… Ma se vi aggiungete anche alcuni elementi originali e l’intero universo di The Elder Scrolls (non solo Skyrim dunque) ecco che avrete un gioco appassionante e sorprendente: “The elder Scroll: Legends” un nuovo* gioco di carte online (TES Legends, abbreviato).

(photo Credit: reddit.com/elderscrollslegends)
“Nuovo” con l’asterisco, esso infatti è stato rilasciato ufficialmente il 9 marzo del 2017, ma, dopo un periodo di crescita, era seguito un periodo di stagnazione, poi un grave momento in cui il gioco ha rischiato di morire, per poi rinascere presentandosi con una nuova veste grafica.

TES Legends: la rinascita
Il momento critico è stato infatti il necessario cambio di sviluppatore, da Direwolf Digital a Sparkypants Studios, il quale ha dovuto riscrivere il codice del gioco da capo. Data la stagnazione sull’uscita di nuovi contenuti, il rilascio della nuova versione nell’autunno 2018 fu fatto di fretta. Le conseguenze? Una serie di bug e disfunzioni varie che hanno minacciato di far scappare tutti i giocatori!

Ma gli sviluppatori e i veri giocatori appassionati hanno tenuto duro, così, con la correzione dei problemi, la ripresa della pubblicazione di una nuova carta epica ogni mese, il rilascio di un miniset di carte, e, infine l’uscita della nuova espansione “Isola della Follia” (dedicata a Sheogorath) nel mese di gennaio, il gioco è tornato a piena vita. Quest’ultima espansione, vero banco di prova per gli sviluppatori, ha ricevuto pareri positivi dalla critica, pertanto il gioco ora appare pieno di vigore e con la voglia di crescere sempre di più.

TES Legends game: le zone
In una partita normale, il campo di battaglia di TES Legends è diviso in due zone, di cui una è la zona oscura. Uno degli elementi originali di TES Legends è infatti la presenza delle zone, che possono avere regole speciali. La zona oscura impedisce a una creatura di essere attaccata nel primo turno in cui entra in gioco, nel caso l’avversario avesse già una creatura in campo (eccezione: le creature con l’abilità “guardia”).

Le creature presenti nelle due zone non possono interagire tra loro, salvo tramite effetti particolari e carte speciali. Pertanto, la presenza di due zone parallele, di cui una “oscura” (concetto ben diverso dalle linee di Gwent) su cui decidere di giocare e condurre la partita, aggiunge una notevole profondità strategica.

TES Legends game: le rune
Il vostro avatar rappresenta una delle dieci razze giocabili di The Elder Scroll, ma in Legends non ha poteri come gli eroi di Hearthstone, o perlomeno non in gioco. La scelta dell’avatar influenza piuttosto le carte che potreste trovare come ricompensa mentre salite di livello.

In gioco invece avete invece cinque rune. Esse sono dei cristalli, che si rompono una volta ogni 5 punti vita che perdete dei 30 di partenza. Quando si rompono, pescate una carta… Ed ecco, se la carta profezia ha l’abilità “profezia” potrete giocarla a costo zero subito, come un istantaneo di Magic! Questo è l’unico caso di interazione nel turno dell’avversario, perché come in Hearthstone ogni giocatore conduce il proprio turno senza interruzioni.

Questo può portare a dei colpi di scena, ma se questo può essere un evento raro (o una strategia su cui basare il mazzo), il fatto di pescare carte permette di migliorare l’equilibrio tra i due giocatori, per cui attaccare senza avere un piano preciso può regalare pescate preziose all’avversario. Le rune però non sono solo un fattore di riequilibrio di TES Legends, ma ad esse sono legati gli effetti di una serie di carte, aggiungendo così strategia e varietà di gioco.

TES Legends game: 50 o 75 carte?
In TES legends vi sono cinque attributi (più le carte neutrali e alcune multiattributo), ciascun attributo con il suo stile di gioco e razze tipiche (anche qui 5… questo numero Magic-o). Un mazzo può essere composto da due attributi o da tre, (tre a scelta tra cinque combinazioni), con la differenza che nel primo caso il mazzo deve avere minimo 50 carte, nel secondo 75.

Come mai? Siccome le carte vengono giocate con il mana (“magicka”) che aumenta da solo, come in Hearthstone, scegliere tre attributi significa accedere a un ventaglio di magie e strategie più ampio che con due… Allora, siccome non vi sono le terre come in Magic da dover bilanciare per trovare sempre il mana giusto, qui si è deciso di aumentare il numero minimo di carte: con un maggior numero è più difficile trovare la carta giusta al momento giusto, perciò bisogna costruire ancora meglio il mazzo.
Molti contenuti e molta concorrenza
Oltre alla modalità versus player con la modalità classificata, amichevole e arena, TES Legends offre contro l’IA non solo il classico “allenamento”, o alcune serie di “enigmi”, ma anche una arena versus IA con avversari e zone speciali e delle Storie ispirate a particolari elementi dell’universo della saga videoludica, le quali non consistono in una semplice serie di scontri, ma presentano una forte narrazione e la possibilità di effettuare alcune piccole scelte. Completandole, si ottengono le carte dell’espansione corrispondente.


D’altra parte, quello dei giochi di carte collezionabili online è diventato un mercato affollato, proprio perché redditizio. Tant’è che Magic stesso, che più volte ha provato la strada del digitale, è tornato alla carica con Magic Arena. Pure la Valve Corporation, proprietaria della piattaforma Steam, si è lanciata nel settore con Artifact. Non vanno dimenticati poi Eternal e Shadowverse. La CD Project, leggasi The Witcher, è entrata nella mischia con Gwent.
Allora, se i capolavori della CD Project e della Blizzard hanno i loro rappresentanti, e altri fanno la loro mossa, può forse il capolavoro della Bethesda rinunciare ad avere il suo rappresentante? The Elder Scroll: legends, a due anni dal rilascio ufficiale, continua a crescere e a combattere.
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Fabio Scarnato