“Una storia di Natale”: cena al ristorante cinese?

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Di Redazione Metropolitan

Una storia di NataleA Christmas Story – è una pellicola diretta nel 1983 dal regista Bob Clark. La sceneggiatura è stata curata da Leight Brown, Bob Clark e Jean Sheperd. Nel cast, al centro di questa storia a tema natalizio, troviamo il volto di: Melinda Dillon nei panni della mamma Parker, Darren McGavin che interpreta il padre, il vecchio Parker. Inoltre ci sono Scott Schwarzt nei panni di Flick, Ian Petrella in quelli di Randy, Tedde Moore, interpreta il personaggio della maestra Miss Shields. Infine ma importante, è il protagonista, il giovane piccolo biondo Ralphy che è stato interpretato da Peter Billingsley.

Il trailer ufficiale di ” Una storia di Natale”

“Una storia di Natale”: Sinossi

Una storia di Natale” è un racconto umoristico e inesorabilmente legato alle feste di Natale. Ambientato negli anni ’40 in una cittadina dell’Indiana, mostra la quotidianità di una tipica famiglia americana. Ralphy Parker è un bambino dallo sguardo dolce. Biondo, occhi chiari e una pelle dal candore d’angelo, tutto di lui fa pensare ad un bambino modello. Ralphy come ogni anno, si appresta insieme ai suoi amici e il fratellino, ad accerchiare le vetrine di un famoso negozio di giocattoli che è stato addobbato a dovere per l’arrivo di Babbo Natale.

Una storia di Natale
Una scena di “Una storia di Natale”, 1983-photo credits: web

Il fucile Red Rydel ad aria compressa e da 200 colpi

Ralhpy per natale vorrebbe ricevere un giocattolo speciale: si tratta del fucile Red Rydel ad aria compressa e da 200 colpi. L’impresa per ricevere questo dono, non sarà semplice, anzi. Ralphy dovrà affrontare una serie di “prove” morali per aggiudicarsi il tanto amato regalo. Cominciando da parolacce fuori luogo, una lite corpo a corpo con il suo peggior nemico e uno scherzo di cattivo gusto a scuola.

Una storia di Natale
Una scena della pellicola natalizia diretta da Bob Clark nel 1983-photo credits: web

“Una storia di Natale”: perchè vederlo?

La pellicola anni ’80 diretta da Bob Clark, è una piccola chicca natalizia di cui si consiglia la visione per diversi motivi. Quella di Bob Clark è una storia che seppur ambientata negli anni ’40, viene rivisitata donando all’epoca apparentemente nostalgica, un nuovo sapore, decisamente più contemporaneo. Il film di Bob Clark è politicamente scorretto. Ci sono bambini che dicono molte parolacce, un padre consumista e piuttosto burbero, una madre casalinga con vecchie usanze educative. Tutto di questo film fa storcere il naso, ripensando all’epoca nel quale Clark dirige la pellicola, eppure regala attimi di piacere e ilarità unici. Unico è anche il volto del piccolo Ralphy, simile a quello del tipico bambino degli Stati Uniti D’America.

Una storia di Natale
A CHRISTMAS STORY, Peter Billingsley nei panni di Ralphy Parker 1983-photo credits: web
Ogni bambino aspetta con impazienza la festa più bella dell’anno

A proposito degli Stati Uniti, Bob Clark scatta una fotografia realistica dell’epoca storia nella quale immerge la sua storia, sempliciotta ma verosimile e con un occhio di riguardo, sempre puntato sul mondo dell’infanzia e delle consuetudini familiari americane. La tavola e la cucina sono le scene fondamentali, intorno alle quali ruotano, sin dai primi fotogrammi, molti pensieri che circolano nella mente creativa di Ralphy Parker. La cucina e la tavola, sono da sempre, specie nei film d’oltre oceano, un luogo topico in cui l’immagine del sogno americano si compie. Anche in questo caso ritroviamo l’immagine in modo chiaro ed esplicito.

Addio Tacchino, una cena molto fetish

Ralphy in compagnia della sua famiglia, mangia spesso cavolfiori, purè di patate e polpette, il tutto accompagnato da un buon bicchiere di latte fresco. La colazione è un altro momento ricorrente all’interno della pellicola natalizia. Vediamo un bel piatto, servito con uova strapazzate, bacon e toast americani. Insomma “Una storia di Natale” è una tipica fiaba nera di natale con molte scene di cattivo gusto e momenti esilaranti. Tra questi spunta quella della famosa cena di natale al ristorante cinese. Una scena che all’epoca in cui fu diretta la pellicola, scatenò alcune polemiche razziste rispetto al mondo della cultura cinese.

Una storia di Natale
Una scena della pellicola-photo credits: web

Nella scena del ristorante cinese, Ralphy insieme alla sua famiglia, sono costretti a passare la cena di natale presso un ristorante medio-orientale. Il motivo? i cani dei vicini hanno letteralmente divorato il celebre tacchino natalizio! cosi come se non bastasse il rimedio appare bislacco e pieno di sovrastrutture culturali. Beh ammettiamolo, perchè non potremmo passare le nostre feste natalizie presso un ristorante cinese?
Gli anni passano e così ad oggi rivedere “Una storia di Natale” fa sorridere e l’idea di una cena dal sapor medio-orientale non è poi così male! a patto che non ci venga servito del tacchino! no al tacchino, si al riso.

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Silvia Pompi