Secondo la ricostruzione del Washington Post, il responsabile della fuga di centinaia di documenti riservati del Pentagono sarebbe un giovane poco più che ventenne, amante dei videogiochi e delle armi, noto come “OG” all’interno della chat su Discord.

Usa, fuga di documenti top secret: ecco chi è la “talpa”

Secondo quanto ricostruito dal quotidiano statunitense Washington Post, colui che ha reso disponibili online nei giorni scorsi una serie di documenti top secret del Governo degli Stati Uniti d’America, rischiando di compromettere decine di operazioni militari, sarebbe un giovane ventenne americano, noto per le sue idee profondamente razziste e antisemite, appassionato di armi e di videogiochi.

Il Washington Post ha intervistato “più volte” un ragazzo minorenne (che ha parlato con il consenso della madre), membro della chat sulla piattaforma Discord su cui sono apparse per la prima volta le informazioni riservate del Pentagono, poi girate su altri social. Secondo quanto riferito dall’anonimo testimone, la chat in questione era nata durante la pandemia e raccoglieva una ventina di persone, per lo più adolescenti, accomunate dalla passione per i videogames e per le armi. Il ragazzo ha poi rivelato al Post che l’uomo, conosciuto sui social con il nickname “OG”, avrebbe cominciato a postare in chat centinaia di documenti che “sembravano essere trascrizioni quasi letterali di documenti riservati dell’intelligence che OG indicava di aver portato a casa dopo il suo lavoro in una base militare”. Il giovane sarebbe quindi un impiegato del Pentagono e avrebbe avuto accesso alle informazioni top secret. Negli Stati Uniti, in effetti, sono più di un milione i dipendenti statali ad avere accesso a questo tipo di dati sensibili.

L’informatore del Washington Post, a conferma di quanto dichiarato, ha mostrato la corrispondenza online, foto e video, avuta con OG. I giornalisti del Post hanno anche visto un filmato che ritrae “OG” in un poligono di tiro con un grosso fucile, che “urla una serie di insulti razzisti e antisemiti alla telecamera, poi spara diversi colpi contro un bersaglio”. Le informazioni rivelate al Washington Post sono state confermate anche da un secondo membro del gruppo.

Roberta Maria Di Giovangiulio

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