Valentino Rossi è entusiasta: “Vi presento la mia nuova vita”
Una nuova vita per Valentino Rossi, leggenda internazionale delle due ruote. Il Dottore ha lasciato dopo tantissimi anni (e numerosi successi) il mondo della classe regina della MotoGP approdando, grazie al contratto firmato con Audi, nelle quattro ruote. In più, il suo nuovo ruolo di padre ha donato una dimensione diversa alla sua esistenza.
Le parole di Valentino Rossi
“La MotoGp non mi manca – ha detto Valentino Rossi in un’intervista a Il Giornale –. È difficile da accettare l’addio alle moto, ma capisci che a 40 anni non hai più lo stesso killer instinct di quando ne avevi 25. Quando sali su una MotoGP bisogna farlo con un obiettivo perché non ha senso andare al 75%. Però è stata dura. Una decina di anni fa ero indeciso se smettere sulla cresta dell’onda e ritirarmi da campione oppure correre fino all’ultimo. Ho scelto la seconda. Ci tenevo molto a chiudere a Valencia in modo gioioso e ci sono riuscito. Il momento difficile è stato quando ho deciso di smettere, ora le gare le guardo dal divano di casa e faccio il tifo per i nostri piloti. Poi in pista c’è mio fratello, ci sono i miei amici. La prima gara l’ho vista in ospedale, con mia figlia Giulietta: è nata il venerdì delle libere“.
“Com’è? Bella, simpatica. È tranquilla come me e Francesca. La desideravo ed era anche il momento giusto. Questa cosa casuale di smettere con le moto e diventare babbo è stata di un tempismo bellissimo. E Francesca è una grande mamma: quando mi ha detto di essere incinta, era proprio il periodo in cui stavo pensando di smettere. L’ho preso come un segno del destino. A chi dice che non mi sono ritirato prima per paura del futuro dico che si sbaglia. Io il futuro l’avevo già costruito da tempo: un’azienda di merchandising, la VR46, un team MotoGp, un’Academy per lanciare nuovi piloti, una pista di proprietà come il Ranch“.
“Rimanere a casa senza far niente dopo 26 anni sarebbe stato devastante. Ho sempre lavorato per diventare pilota di macchine una volta che avrei smesso. Sono curioso di vedere quello che riuscirò a fare. Ora è di nuovo tutto bello, mi diverto quando guido o faccio i test, cose che mi ero stancato a fare in moto. Nel campionato ci saranno 5 gare in coppia e altre, più lunghe, in tre. C’è anche una 24 Ore a Spa – Francorchamps. Non vedo l’ora. Partecipano tutti quelli forti e non sarà semplice. Io corro con Audi, ci sono altre otto case. La possibilità di andare in Ferrari nel 2006? Nessun rimpianto. Non ero pronto a smettere di correre in moto e poi non sarei andato con la Rossa, sarei finito in un suo team satellite“.
Seguici su Metropolitan Magazine
(Credit foto – Audi GT)