Nuove regole per viaggiare in Italia: tampone anche per i vaccinati e quarantena. Finora ai cittadini europei bastava il Green Pass, ma da oggi al 31 gennaio le norme sono più rigide e l’Europa chiede spiegazioni
Le regole per viaggiare in Italia si fanno irrazionalmente più rigide
Se, finora, ai cittadini europei bastava il Green Pass, ottenuto dopo il tampone, la vaccinazione o la guarigione dal Covid, da oggi, fino al 31 gennaio, anche chi è in possesso del certificato verde, dovrà fare il tampone (antigenico nelle 24 ore precedenti all’ingresso, oppure molecolare nelle 48 ore precedenti). E chi non è vaccinato, oltre al tampone, dovrà rimanere in quarantena per 5 giorni una volta arrivato in Italia.
Le regole valgono anche per gli italiani che vanno all’estero e che ritornano in patria. Fanno parte dell’ordinanza firmata ieri sera dal ministro della Salute Roberto Speranza e dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, preoccupati per la diffusione della variante Omicron.
Ma Bruxelles non ha capito la scelta del governo italiano. La vice presidente della Commissione Ue, Vera Jourova, in serata, è stata molto chiara:
«Roma deve spiegare».
«Quando gli Stati membri introducono condizioni aggiuntive o rendono le norme più severe, come nel caso dell’Italia e forse del Portogallo la scelta deve essere giustificata sulla base della situazione reale»
E ancora:
«Queste decisioni individuali degli Stati minano la fiducia delle persone sul fatto che le condizioni siano uguali ovunque in Unione Europea».
I Paesi extra europei
Chi arriva da Stati extra europei e non è vaccinato deve rimanere in quarantena dieci giorni. Le persone che hanno ricevuto il vaccino dovranno invece effettuare un test molecolare nelle 72 ore antecedenti all’ingresso o un test antigenico nelle ventiquattro ore antecedenti all’ingresso. Per chi arriva dalla Gran Bretagna e dall’Irlanda del nord il test molecolare deve essere effettuato nelle 48 h prima dell’ingresso.
Rimangono aperti i corridoi Covid free che permettono di andare all’estero in sicurezza per motivi turistici. Rimane invece fino al 31 gennaio il divieto di ingresso per chi arriva da Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Malawi, Mozambico, Namibia e Swatini