Il numero di contagi e di ricoveri a causa del Covid stanno aumentando e gli amministratori locali hanno deciso di intervenire con restrizioni rigide per contrastare il più possibile la trasmissione del virus. Sono 6 le regioni che da lunedì entreranno in zona gialla, possibile entrata in zona arancione per il Friuli Venezia-Giulia.
Le regioni che entreranno in zona gialla
Continuano le limitazioni attuate dal governo per contenere i contagi, che sono in forte aumento, durante le festività natalizie. Il ministro della Salute Speranza ha infatti annunciato che da lunedì verrà introdotta una misura che farà entrare in zona gialla diverse regioni.
Si trovano già in zona gialla le regioni di Bolzano, Calabria e la prima a tornarci è stata il Friuli Venezia-Giulia, a causa della situazione pandemica critica che vivevano questi territori. Ma le feste natalizie portano continui spostamenti e assembramenti, difficili da controllare, la possibilità di creare nuovi focolai è più alta e perciò, in questa fase critica, il governo ha deciso di far passare in zona gialla anche Marche, Liguria, Veneto e la provincia di Trento.
Rischiano di aggiungersi a questo elenco anche Lombardia e Emilia-Romagna, regioni che avevano già annullato i consueti concertino di Capodanno e tutti gli eventi previsti sotto Natale. Il presidente della Regione dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini riguardo al possibile passaggio di colore del territorio ha dichiarato: “Pur avendo in questi giorni superato il numero di contagi dello stesso periodo dell’anno scorso, abbiamo un numero molto inferiore di decessi e anche di ospedalizzazioni”. Poi continua dicendo che se la regione dovesse passare a breve in zona gialla “non cambia nulla”.
L’unica forte differenza tra zona bianca e gialla e l’obbligo che si ha in quest’ultima di indossare le mascherine all’aperto. Ma ciò che preoccupa non è solo l’alto numero di casi, ma anche la pressione delle strutture sanitarie, che potrebbero ritrovarsi con reparti affollati da ricoverati di Covid.
Il passaggio alla zona gialla si verifica quando si contano 50 casi settimanali ogni 100mila abitanti, le terapie intensive devono essere occupate per il 10% e la collocazione di posti letto in area medica del 15%.
Per quanto riguarda la zona arancione, in numero di casi deve essere fra i 150 e 250, le terapie intensive occupate per il 20%, e l’area medica per il 30%.
Secondo questi dati rischierebbe fortemente di entrare in zona arancione il Friuli Venezia-Giulia che presenta 378 casi settimanali ogni 100mila abitanti e le terapie intensive occupate per il 14,3%.
Una situazione quindi che deve essere trattata con estrema cautela, cercando di garantire una sicurezza maggiore soprattutto durante le feste, e quando circola una variante del Covid, la Omicron, ancora in fase di studio ma con più di 30 mutazioni e che in Inghilterra sta facendo raddoppiare i numeri dei contagi.
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