La cultura non è a senso unico o appannaggio di un solo schieramento: la cultura ha il grande pregio (e privilegio) di essere di tutti, di poter essere utilizzata come strumento di attacco e di difesa. Privilegio che si estende a tutte le arti, e quindi anche alla musica, permettendo ai propri pensieri di prendere forma nel lirismo e in grado di portare altrove grazie alle sensazioni che provoca in chi la ascolta. Anche in un posto lontano da quello in cui ci troviamo.

Ecco una selezione di 10 canzoni che portano lontano, perché celebrano la diversità culturale e l’unione tra le persone, denunciando i soprusi e le ingiustizie.

La diversità culturale raccontata attraverso le canzoni degli artisti di tutto il mondo

Immigraniada – Gogol Bordello

La band multiculturale per eccellenza dei Gogol Bordello, composta da membri di diverse etnie, parla in questo brano dal sound gipsy-punk della condizione degli immigrati negli Stati Uniti, rappresentando nel videoclip l’arrivo nel XIX secolo in America e tutte le discriminazioni e gli stereotipi che i migranti si trovano a subire nel tentativo di vivere “il sogno americano”.

Nessuna razza – Caparezza

Il rapper pugliese si fa portavoce di tutte le etnie, utilizzando volutamente nel titolo della canzone il termine dispregiativo “razza”, preceduto da una negazione: non esistono razze superbe ma solo un grande popolo che quando fuori dal branco conosce con fermezza ogni insicurezza.

Black or White – Michael Jackson

Diversità culturale significa anche, per fortuna, amare persone appartenenti ad altre etnie e ad altri credo religiosi. Michael Jackson celebra nel brano dal lapalissiano titolo “Black or White” proprio l’amore tra due persone appartenenti a due etnie diverse ma con un cuore che segue gli stessi battiti.

Civil War – Guns N’ Roses

I Guns N’ Roses dedicano questa canzone alla inutile e senza senso guerra del Vietnam, che ha mietuto senza esclusione e distinzione migliaia di vittime innocenti. Axl Rose canta di come uno dei suoi primissimi ricordi di bambino sia l’assassinio di JFK, colpevole di aver incrementato le truppe americane in quel conflitto che si rivelò un pretesto politico per mostrare il proprio valore bellico ai paesi filosovietici.

Stelle delle notti lunghe – Ermal Meta

Nei panni di un soldato, il cantautore di origini albanesi canta della libertà sognata da un partigiano albanese, che ha come unico riferimento il cielo e un foglio di carta per scrivere una lettera alla donna amata. Una poesia lieve che cela tutto l’orrore della guerra vista dagli occhi di chi è costretto a combattere contro i propri simili.

Fossi foco – Piero Pelù

Prendendo in prestito le rime con cui Cecco Angiolieri distruggeva il mondo, Piero Pelù costruisce invece ponti che uniscano le persone, poiché la diversità è da celebrare e non da evitare.

War – Bob Marley

Il cantautore giamaicano fa sue le parole dell’allora imperatore d’Etiopia Hailé Selassié pronunciate in un discorso contro il razzismo in cui veniva messo in luce come le guerre siano scatenate dalla mancanza di uguaglianza. Solo quando tutti verranno considerati e giudicati alla stessa maniera i conflitti potranno cessare per sempre.

What I’ve Done – Linkin Park

Un brano dal video emblematico: la band di Chester Bennington e Mike Shinoda avanza una riflessione metaforica sulle barbarie messe in atto dagli Stati Uniti attraverso guerre e umiliazioni ai danni del diverso.

Penso positivo – Jovanotti

I versi dell’interlude di questo brano sono talmente emblematici che lasciamo parlare loro per noi:

Io credo che a questo mondo  / Esista solo una grande chiesa  / Che passa da Che Guevara  / E arriva fino a Madre Teresa / Passando da Malcom X  / Attraverso Gandhi e San Patrignano  / Arriva da un prete in periferia  / Che va avanti nonostante il Vaticano

Uguali e diversi – Gianluca Grignani

Gianluca Grignani in questo brano del 2002 sogna di svegliarsi un giorno in un mondo utopistico dove non esistano più colori che diversifichino le persone, ma solo pace e fratellanza. Una riflessione che ha quasi vent’anni ma che risulta ancora oggi attuale.

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Crediti fotografici: tenerifecourses.com

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