3 febbraio 2020. Dal Teatro dell’Opera di Roma, una delle più importanti e prestigiose istituzioni cittadine vengono inaugurati i festeggiamenti per i 150 anni di Roma capitale che si concluderanno il 3 febbraio 2021.

La celebrazione dei 150 anni di Roma Capitale parte con una diretta televisiva per RAI cultura, brillantemente condotta da Francesca Fialdini, durante la quale si avvicendano sul palco varie personalità politiche, religiose e della cultura.
Presente nel suo palchetto d’onore il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Apre il discorso introduttivo la Sindaca Virginia Raggi che sottolinea:

Roma è una città accogliente, Roma è una città internazionale, Roma è una città aperta a tutti e lo sarà sempre. Celebrare questo anniversario vuol dire prepararsi con entusiasmo alle prossime sfide”.


Il Cardinale segretario di Stato Pietro Parolin legge un messaggio del Papa che si richiama al concetto della Provvidenza di Cardinal Montini:

“La proclamazione di Roma capitale è un evento provvidenziale che allora suscitò polemiche e problemi, ma per Roma, l’Italia e la stessa Chiesa iniziava una nuova storia. In 150 anni Roma è tanto cresciuta e cambiata, l’ambiente umano nel quale convivono accanto alla comunità cattolica visioni della vita ispirate ad altri credo religiosi e anche alle concezioni non religiose dell’esistenza. La Chiesa in questa vicenda ha condiviso le gioie e i dolori dei romani. “


Papa Francesco nel suo messaggio ricorda dei momenti della storia: l’occupazione nazi-fascista della città; la Shoah vissuta a Roma il 16 ottobre 1943; il Concilio Vaticano II tra il 1962 e il 1965. Nel Febbraio 1974 ci fu il cosiddetto convegno sui “mali di Roma” voluto dall’allora cardinale vicario Ugo Poletti:

ci si pose in ascolto dell’attesa dei poveri e delle periferie. Lì, si trattò di universalità, ma nel senso dell’inclusione dei periferici. La città deve essere la casa di tutti. È una responsabilità anche oggi: le odierne periferie sono segnate da troppe miserie, abitate da grandi solitudini e povere di reti sociali”.


Dopo questi interventi delle Istituzioni la musica diventa protagonista. Si parte con la Banda Interforze formata da Carabinieri, Esercito, Guardia di Finanza, Marina, Aeronautica, che esegue il Guglielmo Tell e le colonne sonore cinematografiche di Nino Rota.
Altri ospiti della serata, Andrea Bocelli che si esibisce con dei giovani cantanti lirici sia in apertura con l’Inno d’Italia, sia in chiusura con l’Inno alla gioia, Gigi Proietti che fa viaggiare lo spettatore tra i versi di Belli e Trilussa e Paola Turci che esegue un suo brano di repertorio “Fatti bella per te” e un grande successo legato alla commedia musicale di Garinei e Giovannini “Roma nun fa la stupida stasera”.
Grande emozione, ma soprattutto grande ovazione per la performance di Ezio Bosso che ha magistralmente diretto l’Orchestra di Roma. La serata si conclude con l’esecuzione della Tosca da parte di un giovane tenore allievo del Teatro dell’Opera; un significativo passaggio di testimone e un buon auspicio per Roma che dovrà imparare a viaggiare con leggiadria su ali cariche di un passato, rinchiuso nel contenitore compresso di una serata scandita da applausi e ritmi televisivi.